Nella mattinata odierna, l’attenzione di alcuni bagnanti e del personale preposto al salvamento in spiaggia presso la località Torre del Lauro del Comune di Caronia è stata catturata dalla presenza di un carapace che nuotava in acque poco profonde, a poca distanza dalla riva, solamente con la pinna anteriore di sinistra in quanto quella di destra era morsa nella stretta di una matassa di filamenti di nylon.
Informata la Sala Operativa della Guardia Costiera di Sant’Agata Militello, prontamente veniva inviata sul posto una pattuglia di militari via terra per mettere in sicurezza la testuggine, dandone altresì notizia al competente Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia-sede di Palermo.
L’esemplare, dalle significative dimensioni (lungo 90 cm, largo 60 cm e 60 kg di peso), seguendo le indicazioni fornite dal personale medico-veterinario del medesimo Istituto Zooprofilattico, è stato in via cautelare liberato dal groviglio del filamento plastico e successivamente trasferito presso la sede dell’Autorità Marittima santagatese.
Dopo le prime necessarie cure operate dal personale della Guardia Costiera in favore della tartaruga marina, nel primo pomeriggio l’esemplare di caretta caretta è stato affidato nelle mani dei veterinari che nei prossimi giorni condurranno visite mediche più approfondite. Sembrerebbe, da una prima analisi, che la tartaruga abbia problemi respiratori riconducibili ad una possibile presenza di amo da pesca nello stomaco.
La tartaruga caretta caretta, come noto, è una specie marina protetta in conformità alle indicazioni della Direttiva 92/43 CEE, comunemente nota come Direttiva HABITAT, recepita in Italia con DPR 357/97 e successive modifiche, che disciplina la materia relativa alla conservazione degli habitat naturali e semi-naturali, nonché della flora e della fauna selvatiche.
Al termine del periodo di “convalescenza” la testuggine verrà nuovamente affidata alla Guardia Costiera di Sant’Agata Militello per essere reimmessa nelle acque del mare blu del Mar Tirreno.