Sopralluogo ieri pomeriggio in ospedale del commissario ad acta Angelo Pellicanò, nominato dall’assessore regionale alla salute Ruggero Razza per lavorare in sinergia con i vertici dell’Asp nell’ottica di trovare soluzione per la riapertura dell’attività dei parti al reparto di ostetricia e ginecologia. Il commissario ad acta era accompagnato dal direttore generale del’Asp Paolo La Paglia, dal direttore sanitario aziendale Domenico Sindoni, dal risk manager Nino Giallanza ed in rappresentanza dell’assessore Razza, dall’avvocato Ferdinando Croce, capo della segreteria tecnica, presenti anche il direttore sanitario dell’ospedale Paolina Reitano, il primario di ostetrica e ginecologia Umberto Musarra è quello di anestesia Paolo Nuzzo. (Foto da Gazzetta del Sud).
Sono stati visitati con attenzione sia il reparto che la sala operatoria dove è ubicata anche la sala parto. Un sopralluogo che ha permesso di evidenziare, come era noto, che la situazione logistico organizzativa dopo il trasferimento del reparto avvenuto in estate al secondo piano ha certamente migliorato le condizioni generali di vivibilità per medici e pazienti. Confermate invece le criticità riguardanti la disponibilità di medici, che nei fatti ha determinato la sospensione degli eventi parto, salvo emergenze, dallo scorso 28 settembre. «Ho confermato la sospensione dell’evento nascita – ha detto Pellicanò – . Per quanto riguarda le criticità, nulla da eccepire per gli interventi strutturali attuati dalla Direzione aziendale. Il gap da superare invece, è quello riguardante il reperimento del personale, composto da anestesisti, ginecologi e pediatri, per poter assicurare la guardia attiva h24. Lunedì prossimo, a tal proposito – ha reso noto il commissario regionale – ho convocato a Messina le organizzazioni sindacali per illustrare le reali difficoltà esistenti per il reperimento e proporre l’attuazione di un progetto obiettivo materno-infantile affinché possa ripartire l’attività al punto nascita di Sant’Agata Militello». Si è parlato quindi anche della possibilità di riaprire il punto nascita per le ore diurne, dalle alle 20 e nelle ore notturne garantire invece le sole emergenze.