Via libera ai lavori di adeguamento del depuratore consortile Sant’Agata – Acquedolci che dovrebbero cominciare nei primi mesi del 2020 e porteranno una maggiore efficienza e manutenzione con effetti positivi anche per l’abbattimento dei cattivi odoriI.L’impianto di depurazione consortile Sant’Agata Militello – Acquedolci, sito in contrada Pianetta alla foce del torrente Inganno, dopo ben 7 anni di attesa sarà finalmente ammodernato e adeguato. A sbloccare il progetto e mandarlo in gara il commissario straordinario unico per la depurazione, Enrico Rolle, che qualche anno addietro sostituì l’inadempiente governo siciliano. Il depuratore consortile Sant’Agata – Acquedolci è il primo dei sette della provincia di Messina che sono in lista d’attesa ad essere ammodernato e adeguato. La procedura di gara, celebrata il 4 novembre scorso e che ha fatto registrare la partecipazione di 43 imprese, è stata curata da Invitalia, centrale di committenza per il commissario straordinario unico per il coordinamento e la realizzazione degli interventi funzionali all’adeguamento dei sistemi di collettamento, fognatura e depurazione. Il nuovo depuratore, i cui lavori dovrebbero cominciare nei primi mesi del 2020, potrà contare su una nuova impostazione tecnologica e su componenti elettromeccaniche di ultima generazione che garantiranno migliore efficienza, manutenzione e conduzione dell’impianto, con effetti positivi anche in termini di abbattimento degli odori. L’intera area alla foce del torrente Inganno sarà riqualificata e verrà anche realizzata la nuova viabilità interna. L’adeguamento del depuratore di contrada Pianetta fu inserito nella delibera di finanziamento del Cipe numero 60 del 2012. Il nuovo impianto prevede, per la linea acque, una fase di pretrattamento del refluo in entrata, la sedimentazione primaria, le vasche di ossidazione a fanghi attivi, una sedimentazione secondaria e la disinfezione finale con scarico a mare tramite la condotta sottomarina. Per quanto riguarda invece, la linea fanghi, essa è costituita da delle vasche che permettono la disidratazione e l’ispessimento del materiale di risulta proveniente dalla fase di degradazione batterica aerobica, mentre per l’abbattimento degli odori molesti, è stata predisposta l’installazione di biofiltri a carboni attivi. La dimensione dell’intera struttura è stata calcolata per servire 30.000 abitanti equivalenti.
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