“Il Ministero della Salute riconosce la legittimità della richiesta di deroga per il mantenimento del Punto Nascita di S. Agata Militello, tutto ciò in aderenza alla volontà della popolazione nebroidea e santagatese nonché del Comitato, della UIL e della UILFPL. Di fatto una fortissima disapprovazione dell’operato del Direttore Generale dell’ASP di Messina che in più occasioni ha manifestato la volontà di chiudere il Punto Nascita dell’Ospedale di S. Agata Militello, anche disattendendo i principi previsti dal c.d. “decreto Balduzzi” in materia di riordino della rete ospedaliera siciliana e, quindi anche dei Punti Nascita, invece riaffermatiti dal Ministero, che riconosce agli ospedali a servizio delle “aree disagiate” il diritto di esistere ed assicurare l’assistenza sanitaria pure alle popolazioni che vivono in aree interne lontane dalle servite aree metropolitane”.
Lo scrivono in una nota stampa Ivan Tripodi, Pippo Calapai, Mario Salvatore Macrì e Antonio Mario Russo, rispettivamente segretario generale Uil, segretario provinciale Uil-Fpl, coordinatore provinciale Uil-Fpl Area medica e presidente del Comitato “No alla chiusura del Punto Nascita”.
“È ormai, palese che la responsabilità della sospensione dell’attività e l’eventuale conseguente chiusura del Punto Nascita dell’Ospedale di S. Agata Militello ricade, esclusivamente, sull’ASP di Messina per una decisione sicuramente frettolosa, nonché superficiale che sta fortemente danneggiando la popolazione interessata. Dopo la decisione del Ministero della Salute di riconvocare il tavolo istituzionale con le Amministrazioni comunali, l’Assessorato Regionale alla Salute e l’ASP di Messina, è indispensabile lavorare in sinergia e responsabilmente tutti insieme per riattivare e mantenere il Punto Nascita e, inoltre, riaffermare il diritto delle donne dei Nebrodi a partorire nell’ospedale del territorio in cui vivono. Da parte nostra rivendichiamo il diritto dei cittadini di fruire di servizi sanitari efficienti. Il Manager dell’ASP di Messina che sulla questione non ha dimostrato lucidità e adeguatezza non può che essere sollevato dall’incarico. Il Comitato, la UIL e la UILFPL auspicano una rapida conclusione del confronto ministeriale e, nell’attesa l’immediato e totale ripristino dell’attività del Punto Nascita, superando la carenza dei medici con gli strumenti previsti dalle norme in vigore in materia di reclutamento delle risorse umane. Continueremo a vigilare sugli sviluppi della vicenda e, insieme alla popolazione, metteremo in atto ogni iniziativa possibile a sostegno del mantenimento del Punto Nascita”.