Mentre si attende l’affidamento dei lavori di somma urgenza per la riconversione del corpo B dell’ospedale di Sant’Agata Militello in Covid Hospital (leggi qui), giunge il commento da parte dell’organizzazione sindacale FIALS (Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità), segreteria provinciale di Messina, che si dichiara “moderatamente soddisfatta” per il piano regionale di intervento per l’emergenza presentato per l’ospedale.
Con una nota indirizzata al Direttore Generale dell’A.S.P. di Messina ed all’Assessore Regionale per la Salute il sindacato chiede dunque che siano verificati ed assicurati i gli standard strutturali e strumentali e le assunzioni di nuovo personale dedicato (Infermieri, Operatori Socio Sanitari, Medici Specializzati) nonché e sopratutto le misure di prevenzione e di contenimento della trasmissione delle infezioni e della sicurezza degli operatori e cittadini.
Questa la nota sottoscritta dal segretario generale Fials di Messina, Domenico La Rocca, e dalla responsabile aziendale Fials di Sant’Agata Militello, Maria Rosa Ballì (nella foto).
L’organizzazione Sindacale FIALS guarda con maggior favore al Piano Regionale di Intervento Ospedaliero per affrontare l’Emergenza covid-19 predisposto in data 01/04/2020 che prevede l’utilizzo solo di un’ala del Presidio Ospedaliero con l’istituzione di 4 nuovi posti letto di terapia intensiva e di circa 38 posti letto (in più step) di degenza ordinaria covid- 19 ma soprattutto apprezziamo la decisione di mantenere le unità operative esistenti, contrariamente alle notizie circolate nei giorni scorsi, destando preoccupazione e perplessità, che ipotizzavano lo
smantellamento e la riconversione di tutte le unità operative del Presidio Ospedaliero di S. Agata di Militello in posti letto riservati ai pazienti affetti da infezione COVID-19.
Il sindacato Fials, consapevole dello stato di emergenza sanitaria che stiamo vivendo, sia per l’alto numero di contagi che richiedono il ricorso alle cure ospedaliere anche intensive, sia per le criticità che altre realtà ospedaliere stanno affrontando (carenza di posti letto di terapia intensiva, carenza di personale, carenza di Dispositivi Individuali di Protezione ecc.. ) chiede, qualora tale piano dovesse essere confermato, che vengano assicurati:
– gli standard strutturali e strumentali e le assunzioni di nuovo personale dedicato (Infermieri, Operatori Socio Sanitari, Medici Specializzati) nonché le misure di prevenzione e di contenimento della trasmissione delle infezioni e della sicurezza degli operatori e cittadini.
– La verifica dell’idoneità della struttura e la riorganizzazione degli spazi a garanzia di condizioni di salubrità e sicurezza degli ambienti di lavoro e di degenza e delle modalità lavorative (protocolli operativi, procedure, locali idonei per vestizione e svestizione del personale, sistema di ventilazione, sanificazione periodica dei locali e strumenti e presidi idonei).
– La formazione in tempi rapidissimi di un piccolo “nucleo di esperti” che possano istruire i lavoratori al bio-contenimento e all’uso dei D.P.I.
– La disponibilità preventiva di un adeguato numero giornaliero di D.P.I (mascherine idonee, visiere/occhiali, camici, guanti, tute, calzari, cuffie ecc..), per tutti gli operatori sanitari, adeguata quantità di detergenti per il frequente lavaggio delle mani e prodotti per la pulizia, sanificazione e disinfezione degli ambienti.
– L’effettuazione dei controlli sanitari (tamponi) al personale che presenti anche lievi sintomi di salute in ottemperanza alla Ordinanza Contingibile del Presidente della Regione n° 7 del 20/03/2020.
– La disponibilità per il personale eventualmente contagiato asintomatico e non, di strutture dove soggiornare per la quarantena al fine di salvaguardare la salute dei propri familiari.
Fatta salva ogni azione legittima diretta alla tutela dei lavoratori, dei servizi assistenziali e
dell’utenza, e con la certezza che le SS.LL. adotteranno in tempi brevi gli opportuni provvedimenti
affinché possano essere garantiti adeguati livelli di assistenza e condizioni di sicurezza lavorativa,
rimarremo vigili per tutta la durata dell’emergenza e fino a quando il Presidio Ospedaliero di
Sant’Agata di Militello ( cessata l’emergenza) ritorni ad essere Ospedale di riferimento di tutti i
cittadini dei Comuni Nebroidei ancora più dotato ed organizzato di oggi con il mantenimento della
terapia intensiva.