«Onoriamo ancora una volta, con i fatti, l’impegno assunto nella programmazione degli interventi in difesa dei nostri litorali».
Così il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, in qualità di commissario di governo contro il dissesto idrogeologico nell’Isola, commenta l’ulteriore passo in avanti del “Contratto della Costa Tirreno 1”. Sono state pubblicate, infatti, le tre gare per appaltare i “primi interventi di manutenzione e ripristino dei litorali e delle opere di protezione costiera” relativi a un lungo tratto tirrenico della provincia di Messina.
Le scadenze per la presentazione delle domande sono fissate per i primi giorni di luglio. A disposizione ci sono oltre 6 milioni e mezzo di euro. A essere interessati sono ben 14 Comuni: Acquedolci, Brolo, Capo d’Orlando, Caronia, Gioiosa Marea, Motta d’Affermo, Naso, Patti, Piraino, Reitano, Sant’Agata di Militello, Santo Stefano di Camastra, Torrenova e Tusa.
«Potersi dotare in tempi rapidissimi della progettazione per 80 chilometri di costa e mandare in gara i relativi lavori – aggiunge il governatore – è un dato di grande importanza, di cui sono orgoglioso. La Struttura anti dissesto, col direttore Maurizio Croce, continua a lavorare con impegno e da oltre due anni sono evidenti i risultati che conseguiamo nella tutela delle nostre coste, dopo decenni di degrado e di incuria».
Gli interventi che verranno attivati rappresentano misure urgenti e indifferibili e sono stati individuati mediante sopralluoghi nei Comuni e in piena sinergia con le amministrazioni locali. La cornice dentro la quale si muove questo primo nucleo di opere è quella del contratto di “Costa Tirreno 1”, che prevede, complessivamente, investimenti per 200 milioni di euro nel tratto che va da Patti a Tusa.
Il “Contratto di Costa” è uno strumento innovativo, a garanzia di un processo di sviluppo sostenibile del territorio con azioni strategiche condivise con le comunità territoriali. I 14 Comuni del Messinese hanno condiviso know-how, esperienze e informazioni, con l’obiettivo finale di prevenire e ridurre l’erosione costiera, oltre a riqualificare i sistemi ambientali e paesistici.
Due gli aspetti di grande novità: in prima analisi la manutenzione unitaria e continua della fascia costiera, attraverso interventi di rimessa in sagoma delle opere di difesa esistenti ulteriormente danneggiate dalle ultime mareggiate dello scorso dicembre. In seconda battuta, il riutilizzo, sugli stessi litorali, dei sedimenti naturalmente accumulati dal moto ondoso, nel pieno rispetto della normativa vigente e delle migliori pratiche in materia ambientale.