Un tavolo di confronto con la Curia perché le prospettive future che riguardano l’Istituto Zito possano essere frutto di un libero e costruttivo dialogo, nell’interesse della gioventù santagatese, nel rispetto di quello che è stato lo spirito e l’obiettivo della donazione della famiglia Zito. È quanto il sindaco di Sant’Agata Militello Bruno Mancuso ha chiesto in una nota indirizzata al Vescovo di Patti, S.E. Mons. Guglielmo Giombanco.
“Ho chiesto l’avvio di un confronto sulle prospettive future legate all’Istituto “Zito” – scrive Mancuso – sottolineando che quell’istituto fa parte della storia della nostra città e riveste un ruolo strategico per la vita sociale, culturale, ricreativo – sportiva della città. Generazioni di santagatesi si sono formate nell’Istituto dal punto di vista religioso, culturale e professionale, grazie ad un’eccellente attività didattica e formativa – prosegue il sindaco – È palpabile oggi nella comunità santagatese, oltre al disappunto ed alla tristezza per il vuoto che lascerà dopo 105 anni di attività la perdita delle Suore Figlie di Maria Ausiliatrice, anche la preoccupazione per il futuro di una struttura così importante e polifunzionale. A tal proposito ho avuto nei giorni scorsi un incontro con vari rappresentanti dell’associazionismo che operano nella realtà locale, che hanno manifestato grande apprensione per quelle che saranno le sorti dell’Istituto. La Chiesa – conclude Mancuso – eredita questo importante patrimonio morale e spirituale che ci auguriamo voglia proseguire e continuare, condividendo con la cittadinanza quanto emergerà da un esame congiunto e costruttivo”.
Alberto Visalli