È stato istituito un gruppo di lavoro, realizzato d’intesa tra l’assessorato regionale all’Istruzione, il ministero dell’Istruzione e l’Ufficio scolastico regionale (Usr), per l’elaborazione del “Piano straordinario per il contrasto alla dispersione scolastica e della povertà educativa per il triennio 2020-2022” al quale sono destinati 20 milioni di euro, cofinanziati dal Po-Fesr, come previsto dalla Legge di stabilità regionale 9/2020.
Oltre ai rappresentanti dell’assessorato all’Istruzione, del ministero dell’Istruzione e dell’Ufficio scolastico regionale, lavoreranno: Alida Lo Coco, ordinario Università di Palermo, Daniela Lo Verde, dirigente dell’Istituto comprensivo “Giovanni Falcone” di Palermo, Maria Larissa Bollaci, dirigente “Liceo Sciascia Fermi” di Sant’Agata Militello, Agata Gueli, dirigente del “Circolo didattico “Luigi Capuana” di Gela, Irene Marcellino, dirigente Direzione didattica “Monti Iblei” di Palermo, Anna Lisa Trono, docente di sostegno e Lia Iemmiti, consigliere comunale in rappresentanza degli enti locali.
«Abbiamo ritenuto di istituire un Tavolo di lavoro su scala nazionale – spiega l’assessore regionale all’istruzione Roberto Lagalla – per potenziare, in Sicilia, le attività di contrasto all’abbandono scolastico e alla povertà educativa attraverso un intervento straordinario di oltre 20 milioni di euro, reso ancora più necessario dall’emergenza Covid-19, così come stabilito dalla Legge di stabilità 2020. Il gruppo di lavoro, appena insediato, si occuperà della elaborazione di un programma attuativo che prevede il potenziamento del tempo pieno e del tempo prolungato, nonché l’articolazione, secondo forme espressive diverse, delle attività didattiche nelle scuole elementari e medie, con l’intento di stimolare l’impegno e l’interesse dei ragazzi e il coinvolgimento operoso delle famiglie, contribuendo a migliorare il complessivo processo educativo della scuola siciliana».
Il fenomeno della dispersione scolastica, risalito al 24 per cento, principalmente a causa della sospensione delle attività didattiche in presenza, resa inevitabile dall’emergenza sanitaria in corso, rischia di aggravarsi ulteriormente annullando i risultati positivi dell’ultimo biennio, ottenuti attraverso i numerosi interventi portati avanti dal governo Musumeci, che hanno permesso alle scuole di limitare l’abbandono di molti studenti svantaggiati, soprattutto nelle aree a maggiore criticità economica e sociale. Pertanto, la Regione Siciliana ha deciso di investire nuove risorse per favorire l’inversione di tendenza attraverso iniziative e progetti da realizzare in sinergia con Università, Ordini professionali e Associazioni del terzo settore. Sarà prolungato il tempo-scuola, secondo un modello già sperimentalmente avviato lo scorso anno in quindici istituti scolastici dell’Isola, grazie al protocollo d’intesa siglato tra Regione e ministero dell’Istruzione, che ha permesso l’ampliamento dell’offerta formativa attraverso il potenziamento extracurriculare degli insegnamenti di base, con soddisfacenti risultati in termini di inclusione di soggetti a rischio di dispersione. Saranno quindi realizzati percorsi integrativi per il recupero dei ritardi formativi, con l’obiettivo di prevenire casi di abbandono precoce, oltre che l’acuirsi della percentuale di Neet, ragazzi che non studiano e non lavorano, al momento oltre il 35 per cento. Inoltre, sarà potenziato il percorso di orientamento scolastico, necessario soprattutto nel passaggio dalla secondaria di primo grado alla secondaria di secondo grado.