Sanzionato il ristorante di Nicosia nel quale il 20 dicembre scorso si è svolta una festa per un diciottesimo compleanno con oltre 150 partecipanti, dalla quale si sarebbe poi innescata una forte diffusione del Covid a Capizzi. Lo riferisce l’Agi in una nota.
Il piccolo centro dal quale provenivano molti dei partecipanti. Applicata una sanzione pecuniaria con diffida ad adempiere e da oggi scatta la chiusura per cinque giorni; il fascicolo è stato trasmesso in procura per valutare eventuali profili penali.
Le indagini erano scattate dopo le notizie sulla festa, immediatamente circolate e sono state condotte dal commissariato di polizia di Nicosia che ha contestato al titolare del noto ristorante l’inosservanza delle norme anti contagio. E’ stato appurato che, in periodo di zona gialla, all’orario di pranzo, si era svolta la festa privata alla quale avevano partecipato diversi nuclei familiari e non soltanto giovani. Il ristoratore, in quella circostanza, non ha fatto rispettare le norme relative all’uso obbligatorio della mascherina, non ha fatto osservare il distanziamento sociale e ha collocato per tavolo un numero maggiore di commensali rispetto a quelli previsti. Le indagini proseguono per accertare eventuali responsabilità, anche nei confronti degli organizzatori della festa. Dopo la diffusione del Covid il sindaco di Capizzi aveva chiesto l’istituzione della zona rossa, disposta poi dal presidente della Regione dal 3 al 13 gennaio.
Secondo i dati diffusi nella giornata di ieri, a tre giorni dall’istituzione della zona rossa, nel piccolo centro che conta meno di 3 mila abitanti, i positivi erano 91, oltre 8 risultati positivi al test rapido e in attesa di quello molecolare, con un tasso percentuale del 3,25% contro un tasso di 0,25% del territorio dell’Asp di Enna della quale fa parte anche Capizzi, pur appartenendo alla provincia di Messina.