La banchina del porto sarà finalmente liberata tra qualche giorno dai giganteschi accropodi che da oltre un decennio sono rimasti accatastati nell’attesa vana di essere trasferiti a Malfa, nelle Eolie, per il cui cantiere furono realizzati. Lo riferisce la Gazzetta del Sud di oggi.
L’inizio delle operazioni di spostamento dei 198 massi da 38 tonnellate ciascuno, che saranno provvisoriamente sistemati in un’area retrostante il molo di sopraflutto, è previsto per la prossima settimana, intanto, il comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo, Tenente di vascello Donato Bonfitto, ha predisposto l‘ordinanza di interdizione della banchina. I proprietari avranno tempo fino al 26 gennaio per spostare le imbarcazioni ormeggiate e sgombrare la zona interdetta mentre tutti i mezzi in navigazione dovranno procedere ad una distanza non inferiore ai 25 metri. Ad occuparsi dello spostamento degli accropodi sarà la stessa impresa Amec che sta eseguendo i lavori del porto.
Anche su quella parte di banchina potranno così essere avviati gli interventi previsti nel progetto del porto dei Nebrodi che individua in quell’area gli spazi per il circolo ricreativo dei pescatori e la zona dell’impiantistica.
Nel frattempo è in fase avanzata le realizzazione degli edifici sulla banchina di riva destinati ad attività commerciali, servizi di ristorazione, club nautico e presidio antincendio, mentre nei prossimi giorni saranno avviate le opere sul torrente Alessi. Attese infine le determinazioni del dipartimento regionale tecnico dell’assessorato alle infrastrutture relative alla perizia di variante per il sifonamento di una parte del sopraflutto. A dicembre scorso il Rup Basilio Ridolfo ha consegnato tutti gli elaborati.