Alunni e genitori hanno seguito ieri pomeriggio, in via telematica, con grande interesse l’evento che si innesta in un più ampio impegno di educazione ai media, volto anche a contrastare concretamente i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, come dimostra anche lo specifico regolamento che l’Istituto si è dato nella puntuale e fattiva osservanza della L. 71/2017. Un’attenta e puntuale disamina come combattere i pericoli della rete è stata posta in essere dal vice sovrintendente tecnico della Polizia di Stato, Domenico Geracitano, attualmente in servizio alla questura di Brescia, conosciuto anche come ‘il poliziotto-poeta’ per i testi in versi e in prosa (per citare solo qualche testo, Gli amici virtuali del 2013, Pensa con la testa del 2016, Se ci pensi è tutta un’altra cosa del 2018) e per la rubrica virtuale “Stai connesso con la testa” della Polizia di Stato, nella quale vengono evidenziati i rischi e le opportunità offerti dalla rete. L’evento è stato organizzato dal il maestro Fabio Catina, funzione strumentale per l’area 4 , rapporti con l’esterno e iniziative di solidarietà, di prevenzione della dispersione scolastica e di contrasto ai fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, col supporto dell’intero staff di dirigenza, in particolare della maestra Nicolina Miraglia, che ricopre l’importante ruolo di animatore digitale della scuola. Presente la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo “ G. Marconi” , la Prof.ssa Giusy De Luca: “ La prospettiva costruttiva della pedagogia esige che informatica ed educazione non siano concetti ossimorici: l’istanza fondamentale della scuola del terzo millennio è quella di formare i giovani avvicinandoli con il linguaggio loro più congeniale, il codice digitale, e utilizzando i mezzi informatici e i canali web che tanto li attraggono”. “È necessario intraprendere un serio percorso di “media education”- ha precisato in via telematica la Dirigente De Luca, studiosa di Pedagogia- perché i giovani sviluppino competenza digitale, mostrandosi capaci di non subire passivamente il bombardamento delle informazioni della noosfera cyberculturale e, piuttosto, di cercare e selezionare funzionalmente le informazioni” . L’’incontro formativo con Domenico Geracitano, ha visto inoltre la partecipazione dei docenti, degli alunni e delle loro famiglie, testimoniando la concretezza di un patto di corresponsabilità educativa volto al benessere psicofisico dei giovani studenti, concretato dalla dirigente scolastica. Il relatore attraverso la proposta di ‘quattro quadri’ ha illustrato ai numerosi partecipanti il continente virtuale: Internet, dai i Social Network passando per i Pegi (giochi virtuali) arrivando all’identità digitale. Per ognuno di essi ha declinato delle parole chiave come elementi concreti per non cadere nelle maglie della rete virtuale. Tra tutte: educazione, conoscenza, responsabilità. Internet è stato pertanto presentato come nuovo luogo da abitare e per conseguenza oggetto del processo educativo umano, luogo al quale accedere consapevoli della propria e altrui identità digitale e quindi, parafrasando Don Pino Puglisi, dove “Se ognuno fa qualcosa si può fare molto” per edificare un mondo virtuale votato al rispetto ed alla promozione delle diversità di ognuno, come segno di progresso e di ricchezza. Geracitano, con notevole capacità ed esperienza in materia, ha posto pertanto l’accento sull’uso in negativo della rete, indice di un atteggiamento distruttivo e non propositivo e che potrebbe causare non pochi problemi anche di ordine legale. Diverse sono state le domande dei partecipanti a cui l’esperto ha risposto : dalla legalità dei giochi virtuali alla responsabilità genitoriale per l’uso della rete da parte dei minori di tredici anni. Momento particolarmente intenso è stata la lettura di una lettera dedicata, con la quale il poliziotto poeta ha invitato i giovani a coltivare la propria vita, quindi anche il proprio essere e agire in internet. L’incontro si è concluso con l’intenso augurio della Dirigente, Prof.ssa De Luca “ Affinche’ i giovani si liberino dall’estetica telematica e dalle dipendenze cui essa può indurre, che non crescano ‘frenetici informatissimi idioti’, citando un’opera di Maffessoli, e che contro l’angoscia, l’impotenza e la frammentazione dell’io reagiscano costruendo relazioni concrete e sviluppando intelligenza emotiva, impegno educativo che le professionalità presenti nell’Istituto comprensivo ‘Marconi’ perseguono con consapevolezza in ognuno dei segmenti scolastici”.
Francesca Alascia