Il Tar di Catania ha respinto il ricorso del comune di Sant’Agata Militello per l’annullamento del provvedimento della Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali del Ministero dell’Interno che si era opposta alla rideterminazione della pianta organica ed al piano di fabbisogno del personale varati nel 2019 dal comune, per la parte riguardante la stabilizzazione degli 88 lavoratori precari (foto di copertina un’assemblea del 2019).
Il comune santagatese, rappresentato dall’avvocato Rosario Ventimiglia, considerata la legge regionale 8/2018 secondo cui il costo per la stabilizzazione ricadrebbe sulla stessa Regione senza gravare sui bilanci comunali, aveva contestato la violazione di quanto previsto dal testo unico sull’ordinamento degli enti locali nella parte in cui consente, alle regioni a statuto speciale, di porre a proprio carico i costi derivanti dalla copertura di posti in aggiunta a quelli della dotazione organica rideterminata. La seconda sezione del Tar etneo, che nel dicembre 2019 aveva accolto la sospensiva (leggi qui) ravvisando la verosimile fondatezza dei motivi di ricorso, si è invece ora espresso per l’applicabilità della disposizione normativa dell’art.259 del Tuel solo agli eventuali posti in sovrannumero rispetto alla dotazione organica rideterminata.
“Prendiamo atto con rammarico della sentenza e della differente valutazione del Tar rispetto alla prima decisione – commenta l’assessore Antonio Scurria -. Com’e’ noto, la questione su cui si dibatte trae origine dalla disastrosa condizione finanziaria ereditata, rispetto alla quale non sussiste alcuna concreta e legittima alternativa se non quella del dissesto finanziario o del ricorso al piano di riequilibrio. Allo stato, comunque, anche se i contrattisti sono coperti dalla proroga fino al 31 dicembre 2021, riteniamo che la questione possa essere oggetto di appello al C.G.A., tenuto conto che il motivo del rigetto del nostro ricorso afferisce esclusivamente all’applicabilità della norma derogatoria al solo personale di ruolo e non anche al personale a tempo determinato in servizio presso l’ente. Anche in questa occasione – conclude Scurria – rimaniamo, dunque, saldamente accanto ai lavoratori per la difesa in ogni sede del loro diritto alla stabilizzazione, osservando che la partita rimane ancora aperta ed assumendo l’impegno ad avviare ogni iniziativa politica ed amministrativa necessaria per definire detto percorso”.