La società del Città di S.Agata non ci sta e preannuncia reclamo contro la multa da 3mila euro comminata nella giornata di ieri dal giudice sportivo della Lnd in relazione alla gara di domenica contro il Licata. Nel referto del giudice sportivo la pesante sanzione viene motivata testualmente per “la indebita presenza di numerosi sostenitori sulle tribune (circa 50) ed intorno al recinto di gioco (circa 150) in palese violazione delle disposizioni legislative e federali volte a contenere il diffondersi della pandemia da Covid-19. I medesimi sostenitori, al termine della gara, rivolgevano reiterate espressioni offensive e discriminatorie all’indirizzo dell’Arbitro intimorendo gli Ufficiali di gara e favorendo l’intervento delle Forze dell’Ordine che li scortavano al di fuori dell’impianto sportivo”.
“Nessuno ha minacciato l’arbitro, nessuno lo ha molestato, regolarmente la terna è rientrata negli spogliatoi, hanno espletato tutte le attività senza alcun problema, hanno ripreso la macchina e sono andati via – spiega il team manager Gianluca Amata -. Noi siamo assolutamente sereni perchè abbiamo tutte le carte a posto e non ci stiamo ad essere sanzionati perchè magari qualcuno dalla tribuna ha urlato qualcosa all’arbitro per una decisone non gradita. Non sappiamo cosa possa aver visto il direttore di gara né cosa abbia scritto nel suo referto per giunta con dovizia di particolari identificando circa 150 persone che, sottolineiamo, si trovavano all’esterno delle recinzioni, come se la società fosse responsabile di quello che accade fuori dal recinto dello stadio, per altro in terreni adiacenti di proprietà di privati. Per quanto riguarda le persone che erano in tribuna – prosegue Amata – la società come sempre ha espletato il servizio d’ordine proprio, congiuntamente alle forze dell’ordine, ha regolarmente comunicato l’elenco dei soggtti ammessi ed accreditati, monitorati con il dovuto screening all’ingresso. In tribuna c’erano i Carabinieri mentre in campo c’era la Polizia e riteniamo che tutto si sia svolto nella normalità. Probabilmente ci sarà stata qualche semplice parola di comune contestazione verbale dalla tribuna su alcune decisioni, ma non riteniamo ci sia stato nulla di particolarmente grave. Cosa abbia visto l’arbitro e quale sia la tesi che vuole portare avanti non lo sappiamo. Abbiamo già fatto la pec con il preannuncio di reclamo e la richiesta di accesso agli atti ed abbiamo dato mandato ad un legale per predisporre il ricorso, come nel nostro diritto, contro una sanzione che ci appare ingiusta”.