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“Così abbiamo evitato il dissesto del comune”. Scurria tra riequilibrio e fase due. E sui precari…

Tutti i numeri di un piano di riequilibrio inevitabile se non con l’unica alternativa, dalle conseguenze funeste non solo per i creditori ma per la cittadinanza tutta, di mandare in dissesto fianziario il comune di Sant’Agata Militello, a causa dei 9 milioni di debiti, tra certi e potenziali, ereditati in cassa.
La “fase di risanamento dell’ente che sarà avviata, con misure precise dettate dal piano di riequilibrio sulla cui applicazione ci sarà il monitoraggio semestrale da parte della Corte dei Conti.
La questione della stabilizzazione dei precari ancora aperta e su cui l’amministrazione comunale si appella al Cga per ribaltare la prima sentenza contraria pronunciata dal Tar.
A parlare nell’intervista che vi proponiamo è l’assessore al bilancio del comune di Sant’Agata Militello, Antonio Scurria, che ribadisce la soddisfazione per il traguardo raggiunto dopo oltre due anni, con l’appprovazione del piano di riequilibrio ventennale da parte della Corte dei conti che darà all’amministrazione la possibilità di iniziare finalmente a voltare pagina, non solo col ristoro dei tanti creditori del comune, ma anche per la realizzationi di importantt azioni strutturali che puntano a riportare definitivamente in linea di galleggiamento i conti del comune. Scurria lancia quindi qualche stoccata anche a chi in questi due anni non ha perso occasione per lanciare strali ed accuse politiche proprio per la scelta, condivisa con l’amministrazione tutta e supportata dal voto della maggioranza consiliare, di adottare il riequilibrio e scongiurare così il default altrimenti certo.

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