Nel corso delle ultime settimane, i militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Agata Militello hanno elevato sanzioni per oltre 22.000 euro in seguito ad una duplice attività condotta sul territorio, basata sia sull’analisi dei flussi e traffici marittimi dei pescherecci impegnati in attività di pesca nelle proprie acque di giurisdizione sia sull’accertamento degli standard di sicurezza e delle caratteristiche tecniche degli apparati motori installati a bordo delle unità da pesca. Dai controlli esperiti da remoto sulle strumentazioni in uso al Corpo per la localizzazione ed il tracciamento satellitare delle unità navali, sono emerse violazioni da parte di alcuni pescherecci che hanno effettuato attività di pesca a strascico in zone di mare vietate entro le 3 miglia dalla costa e su fondali con batimetrica inferiore ai 50 metri. Dalle verifiche effettuate in ambito portuale, invece, sono emersi alcuni casi in cui la potenza degli apparati propulsivi sia stata irregolarmente ed artificiosamente aumentata con l’ausilio di turbine di sovralimentazione o di intercooler, con la conseguenza di un aumento non autorizzato dello sforzo di pesca da parte del peschereccio stesso.In un caso, un Comandante è stato sanzionato con una decurtazione accessoria di 7 punti sulla licenza di pesca per aver ostacolato l’attività di controllo da parte dei militari. Le attività di verifica e controllo proseguiranno nei prossimi giorni a terra, in mare e da remoto al fine di contrastare eventuali comportamenti illeciti da parte di pescatori di frodo assicurando così uno sfruttamento sostenibile della risorsa ittica nel rispetto sia del consumatore finale sia di tutti gli operatori del mare, in particolar modo della pesca, che esercitano la propria professione nel rispetto delle normative di riferimento ed a tutela di tutto l’ecosistema ambientale.
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