Il Giudice del lavoro del Tribunale di Patti ha accolto il ricorso presentato dall’Avv. Massimiliano Fabio del Foro di Patti nel quale, in maniera specifica e documentale, sono stati contestati errori nelle procedure di mobilità dell’anno scolastico 2018/19 riguardanti la scuola dell’infanzia nella provincia di Messina.
La sentenza n. 301/2021, relativa ai movimenti tra province diverse della scuola dell’infanzia, ha accertato che “Il MIUR non ha applicato in maniera corretta, ai 6 posti residui al termine dei trasferimenti provinciali, le aliquote previste per il calcolo delle immissioni in ruolo (60%), dei trasferimenti interprovinciali (30%) e dei passaggi di ruolo (10%), con la conseguenza che, in applicazione della contrattazione di mobilità (come da specifico esempio riportato a pag.10 del CCNI 2017), sono stati effettuati con certezza 2 trasferimenti interprovinciali in meno.”
Sono state, infatti, individuate alcune sedi vacanti e disponibili, accantonate durante le operazioni di mobilità dal Ministero, ed irregolarmente non destinate al soddisfacimento dell’istanza di trasferimento della ricorrente.
Nel medesimo provvedimento è stato, altresì, accertato che alcuni trasferimenti irregolari di docenti non aventi diritto sono stati revocati d’ufficio, a procedure concluse, e che le relative sedi dell’organico di diritto non sono state contestualmente riassegnate ai concorrenti non soddisfatti della scuola dell’infanzia, che le avevano indicate nelle domande di trasferimento.
La ricorrente, che da anni partecipava invano alle procedure di mobilità tra province diverse, ha ottenuto, quindi, il trasferimento in provincia di Messina, eseguito dal Ministero dell’istruzione nella prima sede indicata in domanda.