Si è conclusa dinanzi al Tribunale di Patti la vicenda giudiziaria nella quale è stato coinvolto un ristoratore santagatese che, a seguito di un accertamento effettuato dagli operatori dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Agata di Militello nell’anno 2017, era stato imputato per la violazione dell’art. 5 lettera b) legge 283 del 1962.
Il ristoratore, all’esito del controllo effettuato, era stato trovato in possesso di circa 40 kg di prodotti ittici di varie specie, non avariati, ma privi della prevista etichettatura necessaria ad attestarne la relativa tracciabilità, che, al tempo, sono stati sequestrati e distrutti.
L’imputato, difeso dall’Avvocato Massimiliano Fabio, si è opposto al Decreto penale di condanna emesso nei suoi confronti dal GIP del Tribunale di Patti e nel corso del giudizio ordinario ha fatto valere la recente l’abrogazione della normativa che aveva determinato la contestazione.
Il Giudice monocratico del Tribunale di Patti, Dott. Vincenzo Mandanici, infatti, ha assolto il ristoratore perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato, in applicazione del D. Lgs 27/2021 più favorevole, che ha recepito la relativa direttiva comunitaria dell’anno 2018.