L’obiettivo è conservare una delle tradizioni più durature della comunità santagatese, quella con la fiera storica di aprile e novembre, ma nello stesso tempo dare una svolta all’evento fieristico per valorizzarlo sotto il profilo storico e culturale ma anche organizzativo.
Se ne parla da parecchio tempo ma adesso sembra davvero giunto il momento di voltare pagina nell’organizzazione della fiera storica di Sant’Agata Militello, trascinatasi sempre più nel corso degli ultimi anni come poco altro che un grande mercato. L’atti di indirizzo varato dalla giunta presieduta dal sindaco Bruno Mancuso prevede quindi di organizzare in maniera sistematica i settori merceologici, dare identità e valore
alle tradizioni siciliane e nebroidee, adeguare l’organizzazione dell’evento alle nuove direttive
governative sulla sicurezza, e promuovere la fiera del bestiame che ha storicamente caratterizzato l’evento e da anni scarsamente partecipata.
Si pensa dunque di seguire la strada dell’esternalizzazione dei servizi fieristici, previa individuazione di operatori specializzati del settore, ai fini di una ottimale gestione organizzativa della manifestazione, con la creazione di spazi promozionali ed espositivi più moderni ed adeguati all’evento.
L’affidamento all’esterno dovrà garantire, in ogni caso, anche maggiori introiti per le casse comunali, determinati oltre che dalla corresponsione del Cosap e della Tari, da ogni altra entrata correlata alla realizzazione della manifestazione e dovuta all’Ente, compreso il versamento del canone concessorio da porsi a base delle procedure di affidamento del servizio. Il concessionario individuato dovrà farsi carico, altresì, di tutte le spese organizzative e gestionali dell’evento, compreso l’ottenimento di ogni autorizzazione amministrativa e misura di “safety”, sicurezza, stewarding e vigilanza.