A seguito della sentenza emessa venerdì dal Tribunale di Patti a conclusione del procedimento scaturito dall’inchiesta Camelot, si registra l’intervento dell’avvocato Massimiliano Fabio, difensore di fiducia dell’ingegnere Giuseppe Contiguglia condannato a quattro anni di reclusione, l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni, l’incapacità a contrarre con la pubblica amministrazione per la durata della pena, oltre al risarcimento dei danni al comune di Sant’Agata Militello, costituito parte civile.
“Non è mia abitudine commentare le sentenze, ma rimango in attesa di leggere le motivazioni che hanno portato ad una decisione che ritengo comunque ingiusta nei confronti dell’ingegnere Contiguglia nonché viziata da un’ingiustificabile compressione del diritto di difesa, consistita nella sostanziale eliminazione di quasi tutti i testi indicati dalla difesa”, scrive il legale santagatese.
“Dopo otto anni di giudizio, infatti, nel quale sono stati sentiti in più occasioni tutti i testimoni di accusa e parte civile per oltre trentaquattro udienze, è stato consentito a questa difesa di procedere all’audizione di appena quattro testimoni per il Contiguglia e del solo consulente tecnico di parte, il tutto nelle sole due udienze del 10 dicembre 2021 e 19 gennaio 2022 con un incomprensibile compressione del diritto di difesa.
Nel corso del dibattimento è stata quindi sollevata per due volte riserva d’impugnazione del provvedimento di revoca dei testi a discolpa, cosa che certamente sarà ribadita in sede d’appello unitamente a questioni di inutilizzabilità degli atti, oltre che sul merito della infondatezza delle accuse.
Il mio assistito si ritiene comunque del tutto estraneo rispetto alle accuse formulate, considerate frutto di un indirizzo probatorio che presupponeva la dimostrazione dell’esistenza di un’associazione finalizzata alla commissione di delitti contro la pubblica amministrazione. Giova ricordare – aggiunge l’avvocato Fabio – che dall’attività investigativa “a strascico” con otto mesi di penetranti intercettazioni, non è comunque mai emerso e non è stato accertato che l’ingegnere Contiguglia abbia percepito un solo euro di natura illecita.
Sono convinto che non sia esistita alcuna associazione criminale e men che meno che Contiguglia ne fosse l’organizzatore, per questo rimango fiducioso che in appello potrà essere dimostrata l’estraneità del mio assistito ai fatti contestati, a prescindere dal maturare dei termini di prescrizione, cosa che avverrà tra poche settimane”.