“Incomprensibile atto contro la città e i cittadini, nel becero tentativo di bloccare ogni attività amministrativa: i pagamenti, i servizi, persino quelli riservati alle persone diversamente abili”.
Così l’assessore al bilancio di Sant’Agata Militello Antonio Scurria commenta la diffusione di un comunicato stampa con cui l”opposizione consiliare di Sant’Agata Militello, con i consiglieri Starvaggi, Brancatelli, Vitale e Puleo, ha reso noto di aver promosso un ricorso al Tribunale amministrativo regionale di Catania relativamente al consiglio comunale del 18 dicembre scorso, in seconda convocazione per l’approvazione del Programma Triennale Opere Pubbliche 2021 – 2023 e dell’elenco annuale dei lavori da realizzare nel 2022, l’approvazione del Documento Unico di Programmazione 2021 – 2023, del Bilancio di Previsione 2021 – 2023, Nota Integrativa e relativi allegati al bilancio e variazione al bilancio di previsione 2021/2023 programmazione spesa finanziata con entrate vincolate ex art. 175, comma 3, lett. a) del TUEL.
“Finita malamente la stagione giustizialista, attraverso la quale taluni, forse, pensavano di consumare vendette politico-elettorali, adesso assistiamo alle maldestre recriminazioni di chi, in occasione dell’approvazione del bilancio, anziché bocciare la proposta avendone i numeri, ha abbandonato l’aula consiliare al solo fine di conservare la poltrona di consigliere”, aggiunge Scurria.
Nel comunicato diffuso dall’opposizione vengono quindi esplicitate le motivazioni del ricorso proposto tramite l’avvocato Filippo Alioto, col quale “sono stati inoltre impugnati: la convocazione urgente del Consiglio Comunale, la diffida del Commissario straordinario e le deliberazioni del consiglio Comunale del 18 dicembre 2021 illegittimamente assunte”.
Punto nevralgico il project financing per i servizi cimiteriali. “In varie occasioni abbiamo illustrato le nostre ragioni (senza che le nostre preoccupazioni siano mai state smentite) e chiesto al Sindaco di essere collaborativo e di stralciare dal piano triennale delle OOPP, l’opera di privatizzazione del cimitero – lamentano i consiglieri –. Ma, piuttosto che provare a trovare un punto d’incontro, l’amministrazione ha pure forzato, cercando di fare decadere il consiglio comunale. Fiduciosi attenderemo l’esito del ricorso continuando a portare avanti le nostre ragioni e le nostre istanze, come il no al project financing del cimitero, ancora più motivati dal no espresso dai cittadini, che con una raccolta di circa 1800 firme hanno manifestato la loro contrarietà al progetto – conclude l’opposizione –. Annunciamo che, da questo momento, preso atto di come ha agito l’amministrazione, ogni qual volta verranno pregiudicati gli interessi dei cittadini e lese le nostre prerogative, verrà percorsa ogni strada compresa quella dei ricorsi giurisdizionali”.