Ha raggiunto le finalità preposte e riscosso un gran successo all’ITET G.Tomasi di Lampedusa, diretto dalla dirigente Antonietta Emanuele, il progetto “La Polizia va a scuola”, organizzato dalla Questura di Messina in collaborazione con l’UfficioScolastico Provinciale. Gli studenti delle seconde e terze classi hanno incontrato il personale della Polizia, selezionato tra gli Uffici della Questura e gli Uffici della Specialità, che hanno spiegato, con un linguaggio diretto e incisivo, come operano quotidianamente per garantire la sicurezza di tutti.
L’incontro coordinato dal prof. Simone Fogliani, è stato fortemente qualificato dalla partecipazione del Vice Questore Gaetano di Mauro, Dirigente del Commissariato di Sant’Agata di Militello, del Sovrintendente John Vilardo e del Vice Sovrintendente Massimo Terrana, mentre per la Polizia Stradale di Sant’Agata di Militello hanno partecipato l’Ispettore Filippo La Rosa e il Sovrintendente Capo Antonino Sutera.
Il focus dell’incontro è stato principalmente legato alla spiegazione dell’organizzazione verticistica e le funzioni della Polizia di Stato e dei ruoli e responsabilità svolte dal Prefetto, dalle Questure e dei Commissariati locali. Particolarmente interessanti sono stati gli interventi relativi alle attività di indagine e sulla spiegazione degli strumenti tecnologici utilizzati dal corpo investigativo per fornire tracce e prove in fase di rilievi di delitti o ricerca dei latitanti per reati di mafia.
Altro tema affrontato è stato l’obiettivo posto dalla Polizia Stradale di ridurre il numero dei tanti “morti sulla strada”. I numeri sono ancora inquietanti, ma in sensibile calo rispetto a quale decennio fa grazie al passaggio della semplice azione repressiva all’azione di sensibilizzazione, che passa attraverso il dialogo tra le istituzioni e i cittadini che ogni giorno si immettono in strada. Dall’analisi della cause degli incidenti è possibile provare a invogliare un maggiore rispetto del codice della strada e della massima attenzione alla guida. L’ultimo richiamo molto importate è stato indirizzato al rischio della navigazione in rete e alle problematiche del cyberbullismo e del revenge porn, sulle tutele e sanzioni penali connessi al reato.
Comunicato Stampa