Ci sono a disposizione 21.673.631 euro per il recupero e riqualificazione della ex Colonia di Iria di Sant’Agata Militello, il cui progetto è stato inserito nell’elenco definitivo dei piani urbani integrati (PUI) finanziabili con le risorse del Pnrr per l’inclusione sociale.
“Accogliamo con soddisfazione l’inserimento del progetto di riqualificazione della ex Colonia di Iria di Sant’Agata Militello, così come previsto nella proposta della Città Metropolitana di Messina – scrive il sindaco Bruno Mancuso – . Si tratta di una straordinaria occasione ai fini non solo del recupero e della riqualificazione della rilevante struttura santagatese, ma anche per gli sviluppi futuri in chiave occupazionale e per la destinazione che l’ex Colonia potrà avere, come luogo dedicato ad importanti finalità sociali.
Lavoreremo dunque, per quanto di nostra competenza, di concerto con la Città Metropolitana, nell’ottica di una pianificazione legata anche allo sviluppo del progetto principale della Città del Ragazzo di Messina, affinché vengano rispettati gli step previsti dal bando di finanziamento nell’ambito del Pnrr e farci trovare pronti a cogliere questa significativa opportunità”.
Il sindaco santagatese non dimentica il travagliato percorso che in questi mesi ha visto i sindaci in prima linea per cercare di ottenere una diversa proposta da parte della Città Metropolitana di Messina con la presentazione di un’istanza che prevedesse fondi per tutti i comuni della provincia. Proposta che, secondo quanto riportato nello stesso decreto ministeriale, non è stata presa in considerazione poiché presentata fuori dai termini di legge e ritenuta non coerente con le finalità indicate.
“Pur beneficiando sin dal principio dell’inserimento della struttura santagatese tra quelle finanziabili, di proprietà dell’ex Provincia Regionale di Messina in coerenza con le indicazioni provenienti dal Ministero – aggiunge Mancuso – l’amministrazione comunale di Sant’Agata Militello in questi mesi ha condiviso il percorso insieme alle amministrazioni degli altri comuni affinché si potesse giungere ad una distribuzione quanto più capillare ed omogenea possibile delle risorse sul territorio”.