Accoglimento del ricorso per vizio di carattere procedimentale e seduta collegiale che dovrà essere riconvocata per deliberare in modo esplicito, e secondo le procedure di legge, in ordine ai progetti presentati dalla ricorrente e dall’ATI cointeressata.
Lo ha stabilito il Tar di Catania in accoglimento del ricorso proposto dall’impresa santagatese “Amata srl”, proponente nel 2016 di una richiesta di concessione per 40anni per realizzazione e gestione di una struttura portuale turistica a Sant’Agata di Militello, per un totale di mq. 173.745,00.
Nel febbraio 2020 il tavolo tecnico tra parti interessate, soggetti istituzionali, legali ed esperti, supportato dai pareri di alcuni degli enti preposti, si espresse per l’irricevibilità delle istanze, visti i lavori ancora in itinere, manifestando l’orientamento alla definizione delle procedure per l’affidamento della gestione, a garanzia dell’interesse pubblico e di funzionalità dell’infrastruttura, a lavori ultimati. La ditta Amata, difesa degli avvocati Daniela Ferrara e Delia Spoto dello studio Politeama di Palermo, contestò quindi al Tar quel provvedimento adottato dal sindaco Bruno Mancuso nella qualità di presidente della conferenza dei servizi.
Secondo quanto deciso dai giudici della terza sezione del Tribunale amministrativo regionale di Catania, quindi, il Presidente della conferenza dei servizi non avrebbe effettuato una ricognizione ed un conteggio dei pareri prevalenti espresse dalle amministrazioni partecipanti al contrario, sembra aver assunto la decisione in base al punto di vista dell’amministrazione locale rappresentata, ed in condivisione con alcuni dei pareri resi da alcuni degli enti intervenuti.
Oltre alla proposta dell’impresa Amata, agli atti della conferenza dei servizi, anche la richiesta avanzata da una seconda Ato composta da“Yachting Management srl, Sicilmarine srl e Naval service srl” e le osservazioni a suo tempo presentate da alcune associazioni interessate tra cui Lega Navale e Club nautico Amici del Mare.