La Procura della Repubblica di Patti a seguito di denuncia presentata per presunti abusi sessuali perpetrati dalla madre sul figlio minore ha avviato un’ intensa attività investigativa.
L’indagine scaturisce dalla denuncia presentata dal padre del minore a seguito del rinvenimento di una registrazione audio rilevata, sul telefono cellulare in uso alla figlia minore.
L’attività d’indagine (intercettazione telefoniche perquisizioni e sequestro, sit) svolta dalla squadra di polizia giudiziaria del Commissariato di P.S. di Capo d’Orlando, dirette dalla Procura della Repubblica di Patti, permetteva di accertare l’esistenza, sull’apparecchio telefonico della figlia minore di una conversazione fra due voci l’una femminile di adulta (chiamata mamma) e l’altra di bimbo ove si comprendeva che la donna compiva atti sessuali con il figlio minore.
Nel pomeriggio del 4 agosto u.s., personale di questa squadra di polizia giudiziaria, ha dato esecuzione nei confronti di una donna classe ’76, all’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Patti su richiesta del Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica Alice PARIALO’, per il reato di atti sessuali con minorenne.
L’accusa è di aver compiuto con il figlio minore, di appena sette anni ed affetto da disabilità psico-motoria, atti sessuali consistiti nel reciproco toccamento di parti intime, in particolare della zona pubica. Segnatamente, la madre toccava il minore e a sua volta il piccolo su richiesta della madre compiva atti sessuali nei confronti della stessa.
Dopo le formalità di rito l’indagata veniva sottoposta al regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione di residenza, mentre i figli venivano prelevati dal padre, opportunamente informato del provvedimento disposto