Sarà intitolato al Notaio Giuseppe Fazio il tratto di lungomare di Sant’Agata Militello antistante la villa Falcone e Borsellino, compreso tra la rotonda di piazzale Peppino Impastato sino al sottopasso ferroviario di contrada Papa.
La cerimonia sabato mattina, intorno a mezzogiorno, subito dopo il convegno che si terrà presso la sala conferenze del Miljunka dal titolo “Giuseppe Fazio, l’uomo, il professionista, lo sportivo e il politico”. Ad intervenire saranno il sindaco di Sant’Agata Militello Bruno Mancuso e l’assessore Valeria Fazio, quindi Arabella Fazio, figlia del compianto Notaio, il nipote Tuccino Sapienza, ed ancora, il Notaio Sebastiano Destro Castaniti e Don Biagio Amata, santagatese Preside emerito della facoltà di lettere dell’Università Pontificia Salesiana di Roma. Infine le testimonianze, i ricordi e gli aneddoti da parte di numerosi calciatori, allenatori e dirigenti dell’epoca della storica Folgore.
A Sant’Agata Militello, di cui è stato anche consigliere comunale, oltreché per il suo spessore umano e la sua attività professionale, il Notaio Fazio è ricordato infatti come fondatore della prima società calcistica, la gloriosa Folgore, di cui fu presidente dal 1959 al 1982, contribuendo a realizzare l’allora campo sportivo “Cosenz” che fu luogo di ritrovo per svariate generazioni di santagatesi.
NOTE BIOGRAFICHE DEL NOTAIO GIUSEPPE FAZIO
Il notaio Gluseppe Fazio nasce a Sant’Agata Militello il 25-03-1922 da Fazio Salvatore e Incandela Marianna.
Trascorre la sua giovinezza nella contrada Giancola ove si trova la propria abitazione e ove il padre svolge il proprio lavoro di impiegato delle Ferrovie dello Stato.
Educato dal genitori al valori cristiani dell’umiltà e dell’ obbedienza, del senso del dovere e dello spirito di sacrificio, della semplicità e del rispetto, Inizia gia da ragazzo a viagglare giornalmente per la città di Patti al fine di frequentare le scuole medie ed il liceo classico ” Vittorio Emanuele III”,
La tenacia, la determinazione, la passione per lo studio e per il sapere, il desiderio di crescere culturalmente e di conseguire nuove mete, caratterizzano la sua vita, intensa, seppur breve. Nel 1941 si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Palermo ove si laurea il 19-07-1946. Il 24-03-1947 si iscrive nel registro dei praticanti notai presso il Consiglio Notarile di Palermo svolgendo la pratica biennale presso lo studio del notaio Vito Di Giovanni sino al 25-03-1949. Nello stesso periodo, ossia in data 16-05-1947, si iscrive nel registro dei praticanti avvocati presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati e Procuratori di Palermo svolgendo la pratica biennale presso lo studio legale dell’avv. Vincenzo Caiozzo.
La sua formazione professionale matura dunque a Palermo, soprattutto presso il Notaio Di Giovanni, che apprezzandone le capacità intellettive, la preparazione culturale, lo spirito di dedizione al lavoro, lo trattiene con sé presso il proprio studio e lo spinge a dedicarsi esclusivamente alla professione notarile diventandone il suo più convinto sostenitore.
Partecipa così al concorso indetto il 12-02-1952 a n. 400 posti di notaio che vince in data 23-03-1954. Con decreto ministeriale del 19-05-1954 , pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 28-05-1954 , gli viene assegnata la sede Notarile di Caronia, ove prenderà servizio il 23-07-1954. Successivamente e fino al 28-08-1982 , data della sua prematura scomparsa, sarà notaio presso la sede di San Fratello, e anche a 5, Agata Militello insieme al collega, nonché amico fraterno, notaio dr. Felice Parisi.
Oltre all’amore per l’attività professionale, il notaio Giuseppe Fazio si distingue per l’attaccamento al suo Paese e alle sue tradizioni. Partecipa così alle operazioni di guerra con il 53° battaglione d’istruzione per la difesa mobile dell’aeroporto di Grosseto, poi con il |” battaglione bersaglieri ad Alessandria, con il |° battaglione bersaglieri a Genova, e in ultimo ad Alba in provincia di Cuneo.
Porta avanti la propria fede religiosa come componente di spicco della associazione dell’Azione Cattolica ideata e progettata da Papa Pio XI e poi attuata e mantenuta da Papa Pio XII; sostiene inoltre le iniziative religiose ed umanitarie del Padre Arciprete di Sant’Agata Militello Don Antonino Spiccia, operando attivamente per la crescita non solo morale ma anche sociale ed economica della sua città. Tanti santagatesi, anche a distanza di tempo, lo ricordano come un benefattore, un uomo generoso ed altruista , che avendone la possibilità, non ha esitato a spendersi per aiutare il prossimo e per farlo progredire.
In quest’ottica fonda per i giovani santagatesi amanti dello sport ed in particolare del calcio, la “Polisportiva Folgore” e ne assume la presidenza dal 1959 al 1982 ( data della sua morte). Costruisce il campo sportivo ” Gen. Cosenz” nella omonima via, per evitare che i ragazzini santagatesi appassionati di calcio, e soprattutto i figli dei pescatori del quartiere, fossero costretti a giocare sulla sabbia e sulle pietre vicino al mare in mancanza di uno stadio idoneo. La Polisportiva Folgore diventa il simbolo di Sant’Agata Militello per la tifoseria calcistica ma anche strumento di aggregazione, di intrattenimento e di divertimento per i giovani con le trasferte, gli incontri, i festeggiamenti, i convivi.
Il 06-06-1978 la Polisportiva Folgore vince a Milazzo il campionato di prima categoria contro la squadra del Giardini.
Il notaio Fazio si distingue anche per il credo politico. Si iscrive infatti il 19-05-1956 al movimento sociale italiano destra nazionale e ne porta avanti l’ideologia nelle riunioni politiche, nei dibattiti, nei comizi elettorali e come membro del Consiglio Comunale santagatese, non cedendo alle richieste di cambiare partito. Il suo ruolo professionale, politico e sociale ha influenzato e caratterizzato anche la sua vita familiare. Nonostante i numerosi impegni, ha trasmesso ai propri figli gli stessi valori di onestà, correttezza, perseverariza, tolleranza, rispetto, sacrificio, amore per la cultura e per il proprio Paese che hanno ispirato la sua condotta di vita improvvisamente e crudelmente spezzata in quel torrido mese di agosto del 1982 mentre stipulava un atto notarile nel suo studio in contrada Giancola, proprio quando l’Italia aveva vinto da poco la dodicesima edizione del campionato mondiale di calcio contro la Germania Ovest che aveva seguito fino all’ultimo con passione trepidazione.