Si è svolto venerdì a Palermo l’incontro tra i sindaci del distretto socio sanitario 31 e l’assessore regionale alla salute Giovanna Volo. Un confronto chiesto a gran voce dai sindaci per riaccendere i riflettori istituzionali sulle problematiche che attanagliano i servizi sanitari sui Nebrodi e l’ospedale di Sant’Agata Militello.
“L’assessore ci ha rassicurato che avrebbe valutato con i suoi tecnici interventi che tengano conto dei bisogni specifici dei vari territori”, ha dichiarato alla Gazzetta del Sud il sindaco di Sant’Agata Bruno Mancuso, presente all’incontro insieme a Bernardette Grasso, sindaco di Capri Leone, Vincenzo Amadore di Galati Mamertino, Salvatore Sidoti Pinto di San Fratello e Antonino Fabio di Longi.
Presenti anche i rappresentanti della Cgil di Capo d’Orlando e Calogero Di Naso, del comitato civico per la riapertura del punto nascita. E proprio sul destino del punto nascita santagatese, chiuso da settembre 2019, col reparto di ostetrica e ginecologia ormai ridimensionato a servizi ambulatoriali, i sindaci hanno ottenuto rassicurazioni dall’assessore Giovanna Volo.
“Il Ministero ha inviato una nota al dipartimento regionale per avere chiarimenti sul progetto di adeguamento del punto nascita già trasmesso dall’ex assessore Razza”, si legge ancora su Gazzetta Del Sud.
“L’assessore ha comunicato la sua volontà di lavorare per la riapertura del punto nascita, partendo anche dagli interventi di adeguamento che avrebbe dovuto eseguire l’Asp col finanziamento al tempo stanziato (1.150.000 euro nel 2021, ndc) rimasto lettera morta”, aggiungono i sindaci.
Al di là di generici impegni e rassicurazioni, sono attesi dunque i prossimi sviluppi concreti.