Cinque sigle sindacali hanno indetto un’assemblea pubblica per il prossimo 26 gennaio alle ore 16 al castello “Gallego” di Sant’Agata Militello per ribadire la loro contrarietà all’estensione dell’accordo tra Asp Messina e Fondazione “Giglio” che porterebbe gli specialisti di Cefalù anche all’ospedale santagatese per le attività di chirurgia generale, ortopedia e ginecologia.
Ad organizzare la mobilitazione i sindacati di Cgil, Uil, Fials, NurSind e NursingUp di Messina che “respingono in maniera forte e decisa il tentativo dell’Asp di Messina, avallato dai vertici regionali della sanità pubblica, finalizzato a privatizzare l’ospedale di Sant’Agata di Militello”.
“Tale disegno – prosegue la nota dei sindacalisti – rappresenta un gravissimo depauperamento e una odiosa mortificazione delle professionalità interne alla struttura ospedaliera di Sant’Agata di Militello e, inoltre, costituisce un regalo a favore della sanità privata. “Tale operazione, fra l’altro, comporterà la cessione dell’85% del DRG (valore economico della prestazione) prodotto a favore della Fondazione Giglio di Cefalù (struttura privata). In questo quadro l’Asp di Messina incamererà soltanto il 15%, vale a dire una percentuale che non consentirà di coprire neanche i costi di gestione e che potrebbe anche ricevere l’attenzione della Corte dei Conti.
Il tentativo di privatizzare e smantellare l’ospedale di Sant’Agata di Militello si inquadra in una strategia totalmente inaccettabile – concludono i sindacati – preludio della cancellazione della sanità pubblica ospedaliera con le nefaste conseguenze per la garanzia del diritto, costituzionalmente garantito, alla salute di tutti i cittadini.
Pertanto, nel respingere in toto questo progetto, intendiamo coinvolgere in questa battaglia di difesa della sanità pubblica tutti i cittadini, i lavoratori, le istituzioni locali e le forze politiche”.