Una poliziotta di Sant’Agata Militello, Monia Manzo, 34 anni, ha salvato un uomo colto da malore mentre si trovava in una palestra di Sesto Fiorentino, dove la ragazza presta servizio. Provvidenziale il suo intervento con l’uso del defibrillatore in attesa dell’arrivo del 118. A renderle merito anche il sindaco di Sant’Agata Bruno Mancuso che ha postato la notizia sulla propria pagina social, definendo la ragazza “orgoglio santagatese, fulgido esempio di altruismo e professionalità”.
Di seguito la notizia per intero come riportata dal quotidiano La Nazione di Firenze.
“Preciso subito: non mi sento una eroe. E neanche un’eroina. Solo una persona che s’è trovata al posto giusto in un momento molto brutto”.
Monia Manzo, 34 anni, in polizia dal luglio 2021. Primo incarico alla Volanti del commissariato di Sesto. Quattro giorni fa ha salvato la vita a un uomo in palestra, alla “Swan Gymnastic center” di via dei Pepi. L’ha rianimato col defibrillatore in attesa del 118. “Dopo cinque minuti di tentativi e l’ultima scarica, ha dato un segno di recupero. Ha ripreso a respirare. In modo lieve, ma ha ripreso…”
L’agente Manzo, da Sant’Agata di Militello (Messina) si stava allenando. Per diletto. E soprattutto perché la cura fisica fa parte del bagaglio professionale. Della professionalità. “Mi giro, accanto a me vedo un signore pancia a terra. I suoi movimenti sono strani, innaturali. Non da allenamento. Mi inchino, ha un colorito violaceo, perde sangue da un sopracciglio, non è cosciente, non dà segni vitali. Telefono al 118, dico ad alta voce che sono un’agente di polizia abilitata al BLS-D”. Ovvero basic life support-early defibrillation, supporto di base delle funzioni vitali e defibrillazione precoce. “Spiego cosa sta accadendo, due personal trainer portano il defibrillatore, metto il telefonino in viva voce con la centrale 118, sposto l’uomo in posizione supina e comincio le manovre di rianimazione”. Per i 5 minuti più lunghi della vita di Monia e dell’uomo la cui vita è affidata alla poliziotta. “Alla scuola di polizia di Vibo Valentia ho fatto il primo corso, si insegna a soccorrere i soggetti colpiti da arresto cardiaco improvviso tramite la rianimazione cardiopolmonare e la defibrillazione precoce. Il secondo a gennaio organizzato dalla nostra amministrazione. Dev’essere ripetuto ogni due anni”. Tumulto di sensazioni, scarica di adrenalina poi la fredda concentrazione: “Ho paura per lui, poi penso a un’unica cosa: dargli aiuto. So che è in ospedale. Che si dovrebbe riprendere, piano piano. Quando sarà il momento migliore per lui, andrò a trovarlo. Spero di incontrarlo presto”. Le ha telefonato il Questore Maurizio Auriemma e le ha fatto complimenti non formali. “Lo ringrazio davvero. Un signore. E mi faccia ringraziare il dirigente del commissariato di Sesto, vicequestore Alessandra Gemma: per noi è come una mamma”.