Sant’Agata Militello è stato individuato tra i sei comuni dei Nebrodi maggiormente esposti al rischio di diffusione della peste suina africana vista l’elevata incidenza di allevamenti sul territorio.
A partire dal prossimo 3 luglio (come riferito ieri dal quotidiano Gazzetta del Sud) si procederà dunque con l’attuazione del piano di interventi urgenti, predisposto dalla Regione siciliana in collaborazione con Prefettura, Asp e Forze dell’Ordine, che prevede gli abbattimenti selettivi dei suidi selvatici.
I sei comuni dei Nebrodi da cui si comincerà sono, Cesarò, San Teodoro, Caronia, Tortorici, Galati Mamertino e Sant’Agata Militello, oltre a cinque comuni peloritani, Messina, Villafranca Tirrena, Saponara, Rometta e San Pier Niceto. A seguire gli interventi saranno estesi anche agli altri comuni.
Si procederà con calendario e modalità specifiche che consentiranno anche in area protetta l’impego di cacciatori di selezioni a postazioni fisse per gli abbattimenti selettivi e l’installazione di gabbie di cattura.
Il piano è stato illustrato presso la sede del Parco dei Nebrodi in un incontro in cui erano presenti Giovanni Dell’Acqua, dirigente dipartimento regionale sviluppo rurale di Messina, Giovanni Cavallaro, commissario del Parco dei Nebrodi e dirigente del servizio Forestale, Carmelo Calabrò, dirigente del dipartimento veterinario dell’Asp di Messina, Francesco Lamancusa dell’Asp di Catania e Michele Fiasconaro, dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia.
Foto di copertina: REPERTORIO