La giunta comunale di Sant’Agata Militello, presieduta dal sindaco Bruno Mancuso, ha deliberato l’approvazione delle soluzioni progettuali proposte dal raggruppamento di professionisti che a marzo scorso (leggi qui) si era aggiudicato l’incarico bandito da Invitalia per i servizi tecnici di progettazione dell’asse viario di collegamento tra la statale 113 e la zona portuale di Sant’Agata Militello, finanziato dal PNRR nell’ambito degli interventi infrastrutturali e di urbanizzazione a servizio delle Zone Economiche Speciali. La ZES Sicilia Orientale di Catania è la stazione appaltante. La notizia è stata riferita dal quotidiano Gazzetta del Sud nell’edizione di lunedì 26 giugno.
Il raggruppamento, con capogruppo Piacentini Ingegneri srl, composto da Arte Associati sr, Cascone Engineering srl, Già Design srl, Sicef srl e Ing. Umberto Lisa, ha sottoposto lo studio di soluzioni e percorsi alternativi che consentono l’attraversamento della rete ferroviaria esistente e il collegamento della S.S.113 in prossimità dello Svincolo Autostradale della A20 di Sant’Agata Militello con la S.P.162 in prossimità del Porto e della zona industriale ed artigianale.
Tre le proposte indicate, tra cui quella ritenuta più idonea prevede il collegamento diretto tra la S.S.113 in prossimità dello svincolo autostradale della A20 di Sant’Agata Militello e l’area portuale. Tale collegamento avviene mediante l’asse principale N-S, costituito dai tratti 1 e 2. Contestualmente, ci si avvicina alla zona industriale ed artigianale.
Tale asse N-S presenta uno sviluppo tale da consentire di sottopassare la ferrovia con pendenze non superiori al 6%, mantenendo al contempo la pendenza longitudinale sempre verso mare rendendo agevole lo scolo delle acque meteoriche. L’andamento altimetrico dell’asse principale N-S, in buona parte in trincea, rende moderato l’impatto dell’infrastruttura nell’ambiente nel quale è inserita.
Tale andamento rende inoltre agevole la realizzazione di un’intersezione, a raso del tipo a rotatoria (rotatoria B), tra l’asse principale e il secondo asse O-E, costituito tratti 3 e 4, importante direttrice che connette la nuova viabilità a ovest con la zona industriale ed artigianale e ad est con la S.P.162 nel tratto litoraneo in corrispondenza di S. Agata di Militello. L’intersezione con la S.P.162 avviene in prossimità dell’accesso al porto è risolta adeguatamente con una rotatoria (rotatoria A) sulla quale, inoltre, sarà possibile l’innesto di un quarto ramo verso nord come accesso diretto all’area portuale per un eventuale sviluppo futuro.
L’intersezione con la S.S.113, in prossimità dello svincolo autostradale della A20, viene risolta in modo pulito ed efficace con la rotatoria a sei rami di grande diametro (rotatoria C). Su tale rotatoria si innestano l’asse principale, la S.S.113 (due rami), la bretella di collegamento con lo svincolo autostradale della A20, la strada Contrada Cuccubello a sud e un ramo di collegamento con la piastra di interconnessione della mobilità sostenibile dell’area interna “Nebrodi”, di futura realizzazione, e con la parte retrostante del cimitero diSant’Agata di Militello.
Una caratteristica peculiare della soluzione 1 è quella di poter essere realizzata in due lotti funzionali: il primo lotto comprende le tre rotatorie e i tratti 1 e 2, il secondo i tratti 3 e 4. In questo modo è possibile realizzare in una prima fase il collegamento diretto al porto della S.S.113 e dello svincolo autostradale della A20 (asse N-S); tale asse fornirebbe da subito l’efficace accessibilità al porto di Sant’Agata di Militello richiesta. Successivamente, in una seconda fase, può essere realizzato il collegamento con la zona industriale ed artigianale e con il tratto litoraneo della S.P.162 (asse O-E), anche in funzione del grado di sviluppo delle aree interessate.
L’opera si inserisce in un sistema di interventi sui collegamenti tra le aree portuali e industriali e la rete infrastrutturale ferroviaria e stradale facente parte delle reti di trasporto principali al fine di rendere maggiormente attraenti agli investitori le aree interessate e volti al potenziamento della resilienza e della sicurezza dell’infrastruttura connessa all’accesso ai porti. L’ intervento, si rende necessario al fine di non sovraccaricare il già saturo traffico cittadino con mezzi pesanti che inevitabilmente, con l’entrata in funzione a pieno ritmo del Porto e della Zona Industriale ed Artigianale, andrebbero ad intasare la via Medici e la via Campidoglio, essendo queste arterie l’unico collegamento, per i mezzi di altezza maggiore di 2,80 mt., tra la zona a nord e quella a sud della rete ferroviaria.
L’opera oltre ad interessare aree private per cui è necessario avviare procedura d’esproprio, è soggetta a variante al vigente P.R.G. Secondo il timing previsto dal programma operativo del PNRR, i lavori, già affidati da Invitalia, devono iniziare entro il 31 dicembre 2023 mentre l’opera dovrà essere ultimata e collaudata entro il 30 giugno 2026.