Sono iniziati i lavori per il dragaggio del fondale all’interno del bacino del Porto dei Nebrodi di Sant’Agata Militello.
Il motopontone “Carolina”, dell’impresa “Opere marittime generali” di Milazzo, che realizzerà l’intervento in subappalto per un importo complessivo di 450 mila euro ha avviato i lavori che riguarderanno (secondo quanto riferito nell’edizione di ieri dalla Gazzetta del Sud) l’aspirazione dei sedimenti, per un totale complessivo di oltre 34 mila metri cubi, che attraverso apposite tubature saranno accumulati presso l’area di stoccaggio individuata a ponente del porto. Da lì il materiale sabbioso estratto sarà poi destinato al riempimento a tergo delle banchine.
Stando alle caratterizzazioni eseguite, come riportato nell’autorizzazione concessa lo scorso gennaio dall’assessorato regionale territorio e ambiente, a proroga per ventiquattro mesi della precedente concessione del 2019, il materiale non risulta idoneo al ripascimento della spiaggia per circa 1,4 km ad est del sottoflutto, per cui sarà necessaria una successiva fase previa verifica di assoggettabilità alla valutazione d’impatto ambientale.
L’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Agata Militello, guidato dal Tenete di Vascello Luca Guadagno, ha intanto emesso l’ordinanza per la sicurezza durante le operazioni, in una fase in cui sono per altro ancora in esecuzione anche le movimentazioni residue dei degli acropodi destinati al cantiere del porto di Malfa.
L’ordinanza prevede specifiche prescrizioni di sicurezza per gli accessi in banchina, interdizioni dello specchio acqueo e degli ormeggi, con la parte destinata ai pescherecci che fino al 2 agosto, a completamento della prima fase di dragaggio, rimarrà inalterata. Le operazioni, suddivise per tempistica e zone, dovrebbero quindi concludersi complessivamente per la seconda metà di agosto.
Nelle scorse settimane, intanto, si era svolta presso il cantiere del Porto la nuova visita della commissione di collaudo tecnico ed amministrativo in corso d’opera. L’organo tecnico ha certificato stati d’avanzamento lavori per 24.126.288 euro, la cui ultima emissione risale a febbraio, riscontrando“lavorazioni in forte ritardo e la curva della produzione reale vistosamente discostata da quella del programma esecutivo presentato”.
A fine maggio scorso, l’impresa esecutrice Sostenia aveva presentato la seconda istanza di “protrazione dei tempi contrattuali in regime di consegna parziale dei lavori”, sottolineando il persistere di criticità attribuibili alla stazione appaltante, già evidenziate nella precedente istanza, e chiedendo ulteriori 180 giorni che “in condizioni ideali – scrive la ditta – sarebbero necessari per l’ultimazione dell’opera”.
La proroga sarà concessa per 170 giorni, a fronte della rinuncia della ditta alle riserve iscritte nel registro di contabilità e dell’impegno ad incrementare la produzione per la definizione delle opere rimanenti. A breve sarà formalizzato il nuovo atto transattivo, come già accaduto nel passato, che porterà il nuovo termine di ultimazione al 6 dicembre prossimo.