Lo scenario è spettrale, dall’Apesana a San Leo, da Pirato ad Astasi, da San Giuseppe a Torrecandele, una lunga scia grigia dopo la drammatica notte degli incendi che hanno devastato la zona ad est del centro cittadino di Sant’Agata Militello.
Una notte di paure e tensione, di grande lavoro da parte dei Vigili del Fuoco, della Forestale, Protezione civile, autobotti comunali, con Carabinieri, Polizia, Finanza, Polizia locale e Croce Rossa. Tutti si sono prodigati allo strenuo delle proprie forze in una nottata infernale che ha visto tanti residenti e volontari scendere in strada e darsi da farsi, con ciò che hanno potuto, per fornire aiuto e provare a limitare i danni.
All’indomani, con la conta dei danni ed i sopralluoghi tuttora in corso, lo scenario è durissimo, moltissimi terreni inceneriti e danni importanti ma non ci sono state vittime, né feriti, e non sembra che ci siano conseguenze strutturali alle abitazioni e tutto ciò somiglia davvero tanto ad un miracolo, viste le drammatiche scene di fuoco. Cinquanta gli sfollati.
Problemi si stanno registrando per l’erogazione di luce ed acqua a cause dell’interruzione delle linea. Le squadre di pronto intervento sono al lavoro. Sul posto stamani per i sopralluoghi anche il sindaco Bruno Mancuso, con il vice sindaco Calogero Pedalà, sin dal primo pomeriggio di ieri incessantemente in prima linea.
IL POST DEL SINDACO BRUNO MANCUSO – Ieri abbiamo vissuto momenti drammatici a causa di un incendio che si è sviluppato nella tarda mattinata in località Pirato, confinante con il comune di Militello Rosmarino. Pronto l’intervento dell’autobotte comunale con il corpo di guardia forestale e la locale protezione civile, essendo i vigili del fuoco del nostro distaccamento impegnati in altre località della provincia. La furia delle fiamme, alimentate da un forte vento di scirocco, si e’ rapidamente irradiata interessando numerose contrade vicine, Apesana, San Leo, Astasi, San Giuseppe, Torrecandele, Papa e altri quartieri limitrofi. In poco tempo lo scenario è diventato infernale e la situazione sembrava fuori controllo. Solo più tardi, grazie all’intervento di mezzi aerei e di due squadre di vigili del fuoco, alcuni focolai sono stati domati.
L’incubo è però durato fino a tarda notte, perché numerose case venivano direttamente interessate. Sono state evacuate le abitazioni più a rischio e circa 50 persone hanno trascorso la notte altrove per sicurezza. Due di questi ospitati in ospedale, dieci presso una struttura ricettiva messa a disposizione dal Comune e gli altri presso amico o parenti.
Oggi si fa la conta dei danni che, per fortuna, sono inferiori a quanto si potesse pensare.
Un doveroso grazie a quanti si sono adoperati per evitare tragedie più grandi: gli uomini della locale protezione civile, dei Vigili del Fuoco, della guardia forestale, del Commissariato di polizia, della Compagnia dei Carabinieri, della Croce Rossa Italiana, del corpo di Polizia locale, cittadini volontari, dell’ufficio tecnico comunale, e un grazie di cuore ai nostri operatori dell’autobotte comunale Francesco Ferrigno, Giuseppe Trobia e Gioele Bruno per il prezioso ed instancabile lavoro svolto. Infine un doveroso grazie al nostro vice-sindaco Calogero Pedalá che ha coordinato i servizi con impegno e competenza fuori dal comune.