Il Giudice del lavoro del Tribunale di Messina Aurora La Face ha sospeso l’efficacia dell’accordo tra l’Asp di Messina e la Fondazione “Giglio” di Cefalù che estende all’ospedale di Sant’Agata Militello la convenzione già in essere al “Santissimo Salvatore” di Mistretta per le branche di urologia, oculistica, chirurgia generale, ortopedia e ginecologia.
Il decreto del Giudice messinese accoglie il ricorso presentato dai rappresentanti sindacali Uil, Cgil e Fials, rappresentate dagli avvocati Oreste Puglisi e Mariastella Bossa, riconoscendo la condotta antisindacale dell’Azienda sanitaria provinciale di Messina per non aver rispettato gli obblighi di informazione e confronto previsti dal contratto.
La convenzione è stata dunque sospesa con l’obbligo di riattivare sul caso le procedure di concertazione sindacale, con l’Asp condannata anche alla rifusione delle spese di giudizio per circa 1600 euro.
“Il giudice con questa sentenza restituisce le prerogative sindacali secondo quanto previsto dalle normative vigenti e statuisce che nessun manager della sanità può derogare a quanto previsto tassativamente dalla legge – commentano Livio Andronico, Antonino Trino e Domenico La Rocca, segretari generali di Uil-Fpl, FpCgil e Fials -. Nessuno può calpestare le prerogative sindacali previste, a tutela di cittadini e lavoratori”.
La decisione ha quindi suscitato la reazione del presidente della Fondazione “Giglio” di Cefalù Giovanni Albano che in una nota ha dichiarato:
“Siamo pronti a concludere, nostro malgrado, tutte le collaborazioni in essere, della Fondazione Giglio, anche a Mistretta, per la gestione di attività sanitarie in ospedali in difficoltà che hanno chiesto il nostro supporto”.
“Una decisione che ci amareggia – ha aggiunto Albano – ma ci amareggia ancor di più non poter dare risposta ai cittadini già in lista d’attesa a Sant’Agata. Prendiamo atto che ci sono persone con ruoli e organizzazioni che lavorano contro il diritto di salute dei cittadini. Si possono contestare – ha sottolineato il presidente del Giglio – procedure e rivendicare posizioni differenti ma senza mai perdere di vista l’interesse preminente per il bene di una comunità”.
Albano traccia un bilancio del primo mese di attività nel nosocomio nebrodeo che ha visto la Fondazione Giglio investire in risorse e tecnologia circa 500 mila euro per dotare le sale operatorie delle apparecchiature necessarie.
La convenzione è partita il 4 settembre. “Nel primo mese sono stati eseguiti 70 interventi chirurgici, in elezione di ortopedia (inclusa la chirurgia della colonna e del dolore cronico) e urologia – ha rilevato il manager – e nell’ultima settimana trattati 7 traumi provenienti dal pronto soccorso. Un bilancio più che positivo”.
“Ci auguriamo, per il bisogno di salute dei cittadini – ha concluso il presidente Albano – che le autorità regionali abbiano a cuore questo progetto”.