A partire dal 15 gennaio prossimo sarà effettiva la risoluzione anticipata dall’accordo quadro e dai relativi accordi di dettaglio stipulati tra l’Asp di Messina e la Fondazione “Giglio” di Cefalù per le prestazioni specialistiche di urologia, oculistica, ortopedia, chirurgia generale e ginecologia negli ospedali di Mistretta e Sant’Agata Militello.
La notizia, resa nota nei giorni scorsi dal quotidiano “Gazzetta del Sud”, è stata ufficializzata con la pubblicazione da parte dell’Asp di una delibera del commissario straordinario Domenico Sindoni di presa d’atto dello scioglimento della convenzione, motivato a seguito della indisponibilità manifestata dai vertici del “Giglio” di aderire alla rimodulazione dell’accordo sollecitata dall’Asp e ritenuta condizione “non negoziabile e vincolante per la prosecuzione del rapporto”.
Stop dunque alla convenzione stipulata nel 2021 per il “Santissimo Salvatore” di Mistretta e poi oggetto dell’addendum la scorsa estate che consentì all’equipe dell’istituto sanitario di Cefalù di operare anche a Sant’Agata Militello, Per il presidio santagatese, lo ricordiamo, l’accordo era però già stato sospeso ai primi di ottobre dopo la pronuncia del Giudice del Lavoro su ricorso dei sindacati per condotta antisindacale dell’Asp.
La collaborazione tra Asp e Fondazione, come è noto, è stata storicamente al centro di contestazioni sul fronte sindacale ma anche da alcune parti politiche, soprattutto in relazione al presidio santagatese. Tra le questioni maggiormente dibattute, i parametri economici dell’accordo che prevedevano l’85% del Drg a favore del “Giglio” e la mancata garanzia sistematica del presidio di emergenza urgenza.
Secondo quanto riferito, sembrerebbe che nel prossimo futuro l’Azienda Sanitaria Provinciale, così come espresso anche in sede di una recente audizione della commissione salute, possa avviare un diverso iter, con evidenza pubblica, per l’acquisizione di manifestazioni di interesse, finalizzato ad un nuovo affidamento in convenzione dei servizi specialistici.