Un’intensa e capillare attività di controllo in materia di pesca è stata condotta nell’ultimo trimestre dai militari della Guardia Costiera di Sant’Agata di Militello allo scopo di reprimere comportamenti illeciti che minacciano la risorsa ittica, l’ambiente marino-costiero e le tante imprese di pesca che operano nel rispetto delle norme e garantiscono un prodotto locale di qualità a tutela del consumatore finale.
In due differenti occasioni, nelle acque antistanti il litorale di Sant’Agata di Militello, il personale a bordo della dipendente motovedetta CP566 ha rinvenuto 8 attrezzi da pesca denominati “FAD – Dispositivo di aggregazione dei pesci”, comunemente noti come “cannizzi”, non conformi in quanto privi della prevista marcatura necessaria ad identificare il peschereccio di appartenenza, che venivano posti sotto sequestro poiché rappresentavano una minaccia per l’ambiente marino nonché un potenziale pericolo per la sicurezza della navigazione.
Nell’ambito di tali attività di controllo sulla filiera ittica è stata sequestrata anche una rete a strascico, costituita da maglie di grandezza inferiore a quella consentita dalla vigente normativa in materia, atta, pertanto, a catturare i pesci nel loro stadio giovanile. Al contempo è stato posto sotto sequestro il prodotto ittico presente a bordo del peschereccio che, ritenuto idoneo al consumo umano dal personale medico veterinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina, veniva immediatamente devoluto in beneficenza ad una comunità per minori.
Diverse sono state, altresì, le attività di verifica a bordo dei pescherecci operanti nel territorio santagatese, a seguito delle quali in alcune occasioni sono emerse delle manomissioni all’apparato motore mirate ad aumentarne la potenza, con conseguente incremento non autorizzato dello sforzo ittico e di sfruttamento della risorsa alieutica. Oltre alla contestazione della sanzione amministrativa pecuniaria, sono state anche ritirate le spedizioni dei pescherecci in parola e saranno concesse solo in seguito all’avvenuto ripristino del corretto assetto degli apparati propulsivi.
Puntuale è stata, anche, l’attenzione nei confronti degli esercizi commerciali ricadenti nel circondario marittimo al fine di verificare la corretta commercializzazione dei prodotti ittici. Durante i controlli esperiti nei mercati rionali e presso esercizi di ristorazione, sono state elevate sanzioni amministrative, con contestuale sequestro di oltre 60 kg di prodotto ittico di varia specie, poiché i prodotti ittici commercializzati risultavano essere privi di documentazione attestante la tracciabilità.
Le attività di controllo sull’intera filiera della pesca a cura degli uomini e donne dell’Ufficio Circondariale marittimo di Sant’Agata di Militello proseguiranno nelle prossime settimane con attività operative in mare e lungo tutto il territorio di competenza, sempre alla tutela della risorsa ittica e dell’ambiente marino.