Un tavolo tecnico urgente nel quale affrontare le criticità più immediate che gravano sull’ospedale di Sant’Agata Militello, è stato chiesto dai sindaci dei Nebrodi presenti ieri alla visita del commissario straordinario dell’Asp di Messina Giuseppe Cuccì, che ha garantito la propria disponibilità già dai prossimi giorni.
Un’occasione di confronto importante, cui hanno partecipato i medici responsabili dei reparti del presidio stesso, con il direttore sanitario Nino Giallanza e la dirigente del distretto sanitario Rosalia Caranna, nella quale sindaci e medici hanno evidenziato tutte le carenze di personale, dotazioni strutturali e strumentali e quant’altro necessario ed indispensabile per poter assicurare i livelli assistenziali a tutela della salute degli oltre 80 mila abitanti dei Nebrodi, dopo decenni di penalizzazioni e depotenziamenti dell’ospedale santagatese.
Dalla cardiologia al lumicino ed in costante sofferenza per mancanza di medici al pronto soccorso perennemente affollato ed in affanno, dagli anestesisti di gran lunga sotto organico e sottoposti a turni spesso insostenibili alle dotazioni mancanti in chirurgia e negli altri reparti, senza dimenticare le unità già chiuse o ridotte a mera attività ambulatoriale, è un fascicolo particolarmente pesante e gravoso, quello proposto al neo commissario straordinario dell’Asp, e prossimo direttore generale. A ciò si aggiungono le criticità denunciate nei servizi territoriali del distretto sanitario e nella gestione dell’emergenza urgenza con il 118, soprattutto per i comuni più disagiati dal punto di vista dei collegamenti.
Il commissario Cuccì, che ha poi visitato i vari reparti ospedalieri confermando il prossimo trasferimento, entro un mese circa, del pronto soccorso nei nuovi locali già ristrutturati, ha quindi assicurato l’avvio delle attività di reclutamento, a tempo indeterminato e determinato, utilizzando anche le graduatorie degli specializzandi e la conferma, ribadita anche dagli investimenti strutturali in corso, della volontà dell’Asp di riportare il presidio alla sua piena efficienza. Il tutto mentre si attende la scadenza dei 30 giorni dell’avviso pubblico per le manifestazioni d’interesse (leggi qui) che l’Asp ha pubblicato il 1° marzo scorso per l’affidamento in convenzione di attività assistenziali chirurgiche ed ambulatoriali negli ospedali di Sant’Agata e Mistretta.
Intanto a Sant’Agata Militello venerdì 15 marzo alle 16 al castello Gallego si terrà il consiglio comunale aperto cui sono stati invitati organizzazioni sindacali, associazioni dei cittadini, la deputazione regionale ed i vertici della sanità regionale e provinciale. Una seduta straordinaria convocata dalla presidente Monica Brancatelli, su richiesta del gruppo di minoranza consiliare, dopo l’ok della conferenza dei capigruppo. «Purtroppo è stata già pubblicata la manifestazione di interesse per una partnership che garantisca servizi in questo momento mancanti, che sarebbe stato bene fosse stata avviata dopo il consiglio comunale aperto per un migliore contributo della base al fine di garantire trasparenza e competitività – si legge in una nota della stessa minoranza consiliare –. Al manager di recente insediato non si potrà chiedere la luna, perché il punto da cui si parte è veramente basso, ma 80 mila utenti hanno il diritto che qualcosa di serio si faccia ed ancora ci sono tutte le condizioni per salvare l’ospedale di Sant’Agata, la sua centralità ed il ruolo di presidio insopprimibile a tutela della salute delle nostre comunità».