Il sindaco di Sant’Agata Militello Bruno Mancuso interviene con una nota sulla notizia (riferita nei giorni scorsi dal quotidiano Gazzetta del Sud) dell’inserimento del Porto dei Nebrodi nella riprogrammazione dei fondi POC da parte della Regione Siciliana.
«La copertura finanziaria di 17.555.126,11 euro destinata dalla Giunta regionale siciliana per il Porto dei Nebrodi di Sant’Agata di Militello, con la delibera di Riprogrammazione del Piano di Azione e Coesione (Programma Operativo Complementare) Sicilia 2014/2020, è una notizia che attendevamo da tempo e che accogliamo con grande soddisfazione», scrive Mancuso.
«Un obiettivo di importanza fondamentale per cui i ringraziamenti vanno al Presidente ed agli esponenti tutti del Governo siciliano, agli Onorevoli parlamentari regionali e ai dirigenti e funzionari dei vari dipartimenti che si sono impegnati ognuno per il proprio ruolo affinché fosse salvaguardata un’opera di straordinario interesse per Sant’Agata e per tutto il territorio dei Nebrodi. Un passaggio fondamentale che ci consente di mettere in sicurezza l’appalto in corso, per cui ammontano a poco più di 6,8 milioni i lavori residui da eseguire, e finanziare l’intervento complementare per la protezione della diga di sopraflutto ed il ripristino della funzionalità delle banchine esistenti, progetto già approvato da anni, con un importo complessivo di 10.78.467,69 euro, indispensabile ad assicurare piena efficienza e fruibilità dell’infrastruttura portuale.
Più che continuare a guardare indietro ad un iter purtroppo tormentato, la garanzia delle risorse finanziarie ci dà dunque la possibilità e soprattutto il dovere di tracciare una strada decisa verso una celere conclusione dei lavori. Per questo nei prossimi giorni ci sarà un incontro con il Rup, la direzione lavori ed i rappresentanti dell’impresa esecutrice, a cui solleciteremo ancora una volta la formalizzazione della documentazione richiesta dagli uffici regionali per la conclusione delle rituali procedure di verifica e la condivisione di un preciso e plausibile crono programma da rispettare rigorosamente e senza tergiversare ulteriormente, con un impegno massiccio di manodopera, al fine di giungere in tempi ragionevoli alla consegna dell’opera, sulla quale la comunità tutta ripone eccezionali aspettative ai fini dello sviluppo futuro».