Sono due i progetti inseriti nell’accordo per l’utilizzo delle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021/2027 che la Regione Siciliana e la Presidenza del Consiglio dei Ministri sottoscriveranno lunedì a Palermo.
Si tratta dei “lavori urgenti per la ricostruzione di un muro di sostegno” su lungomare nel tratto tra il Vallone Posta e la Villa Falcone e Borsellino, finanziato per 12.250.000 euro e dell’adeguamento del depuratore consortile di Sant’Agata Militello – Acquedolci, cui va invece un contributo di 814 mila euro.
A darne notizia il quotidiano “Gazzetta del Sud” nell’edizione di ieri, sabato 25 maggio.
Lungomare – Il progetto, redatto dalla Città Metropolitana di Messina (progettisti ing. Rosario Bonanno, anche direttore dei lavori, e geom. Sebastiano Mufale, Rup ing. Giovanni Lentini) riguarda la la realizzazione del muro di sostegno paraonde con paratie in parancole in acciaio, delle opere di difesa distaccate e la ricostruzione del lungomare con marciapiedi, piano viabile e parapetti. Nel progetto, per un quadro economico complessivo di 8,2 milioni, figurano inoltre il ripascimento dell’arenile ed il ripristino del sistema di bypass dei sedimenti.
Un’opera che consentirà dunque di completare la messa in sicurezza del lungomare, sulla scorta dei lavori già eseguiti dopo i crolli del 2014 nel tratto centrale antistante la Villa Bianco, considerati anche i lavori già appaltati e per crisi attende l’aggiudicazione definitiva per il ripascimento, con l’installazione di barriere soffolte, finanziati per 5,4 milioni di euro.
«Siamo molto soddisfatti per l’inclusione del progetto della ricostruzione del muro paraonde nel programma di finanziamento – commenta il sindaco Bruno Mancuso –. Un altro passo avanti verso la definitiva protezione e sistemazione del nostro litorale, per cui restiamo in attesa dei pareri di rito e del successivo decreto di finanziamento».
Depuratore – I lavori di adeguamento al depuratore consortile erano iniziati nel 2020, appaltati per 2,3 milioni dalla struttura commissariale per la depurazione, tra le misure per il superamento delle procedure d’infrazione comunitaria sulla depurazione delle acque. Pochi mesi dopo però il cantiere si era fermato a causa di materiali interrati, residui di una vecchia discarica di rifiuti dismessa, emersi in corso di esecuzione dei lavori. Il contributo stanziato nell’accordo del FSC per 814 mila euro consentirà dunque di rimuovere e smaltire i rifiuti rinvenuti e dunque riavviare i lavori di adeguamento dell’impianto di contrada Pianetta.