Diritto alla salute di oltre 80 mila residenti dei Nebrodi da garantire attraverso un ospedale efficiente, dotato di tutte le unità operative che da tempo sono previste come presidio di base nella Rete ospedaliera, messo in condizioni di funzionare al meglio con una dotazione organica e strutturale adeguata.
Temi ormai da lunghissima data al centro del dibattito, ma purtroppo ancora oggi più che mai attuali, che sono stati rilanciato nel corso del sit-in organizzato ieri dall’Assemblea Permanente per l’Ospedale e la Salute nei Nebrodi. Ottima la partecipazione della comunità locale, con la presenza di giovani ed anziani, lavoratori e pensionati, rappresentanti di movimenti politici e sindacalisti, sacerdoti, medici e personale del comparto sanitario, semplici cittadini.
Avviata quindi la raccolta firma per l’immediata riattivazione del reparto di cardiologia, questione di strettissima attualità ed urgenza, chiuso temporaneamente per lavori ma sul cui futuro pende più di qualche dubbio, e più in generale per sollecitare la garanzia dei servizi di sanità pubblica a tutela della salute del comprensorio.
Numerosi gli interventi, alunni anche con toni più particolarmente accesi, che si sono alternati nel corso della manifestazione, sulla scalinata antistante il prospetto centrale dell’ospedale.
La discussione ha toccato anche il tema dell’esternalizzazione di alcune attività chirurgiche ed ambulatoriali, per cui è in dirittura d’arrivo la valutazione da parte della commissione dell’Asp sull’istanza presentata dal Giglio di Cefalù, ed in alcuni casi ha chiamato in causa anche la rappresentanza politica del territorio.
Su quest’ultimo aspetto il sindaco di Sant’Agata Militello Bruno Mancuso, presente tra il pubblico insieme ad altri sindaci della zona ed alla deputata Bernardette Grasso, ha preannunciato l’imminente convocazione urgente dell’assemblea dei sindaci del Distretto sanitario per confrontarsi con i rappresentanti del comitato cittadino. L’on. Grasso in una nota ha invece sottolineato il proprio «impegno attivo e costante negli anni per l’ospedale di Sant’Agata Militello. Non accetto lezioni di impegno da nessuno che durante il sit-in ha attaccato la classe politica locale – aggiunge Grasso -. Purtroppo paghiamo lo scotto di un decennio di poca lungimiranza dei vertici dell’Asp nella gestione aziendale, la quale è stata incapace di perseguire strategie efficaci in rapporto alle esigenze territoriali».