Una bella mattinata, intensa, vivace, partecipata, caratterizzata dal confronto aperto tra gli studenti liceali ed i sindaci del comprensorio dei Nebrodi.
Così l’istituto “Sciascia-Fermi” di Sant’Agata Militello ha voluto dare il via alle celebrazioni per il 60° anniversario di istituzione del liceo scientifico, fino ad allora sezione staccata del “Seguenza” di Messina, che coincide anche con il 30° anniversario di fondazione del liceo linguistico.
Presso l’aula magna del plesso di contrada Muti erano presenti una ventina di rappresentanti delle amministrazioni comunali del comprensorio, al tavolo dei relatori insieme alla dirigente scolastica Teresa Santomarco, il sindaco di Sant’Agata Militello Bruno Mancuso ed il deputato regionale Giuseppe Laccoto, sindaco di Brolo. Protagonisti gli studenti, alcuni dei quali hanno dato vita ad apprezzatissimi momenti musicali, teatrali e di interpretazione di brani, mentre altri hanno rivolto le loro domande ai sindaci, toccando varie tematiche tra cui le difficoltà di amministrare un come oggi ed il coinvolgimento dei giovani, la particolarità dell’esperienza delle donne in politica e le idee sullo sviluppo futuro del nostro territorio.
A parlare agli studenti sono stati anche alcuni dei sindaci ex alunni del liceo santagatese così come diversi professionisti impegnati in posizioni di vertice nella pubblica amministrazione.«Vogliamo rinsaldare il legame che s’interseca naturalmente tra il nostro istituto ed il territorio», ha detto la dirigente scolastica Teresa Santomarco Terrano. «Portiamo avanti la responsabilità di una storia sessantennale puntando a continuare ad essere un polo di riferimento grazie ad un corpo docente ed un personale straordinario».
«Una scuola che si è sempre destinata per i dirigenti che si sono alternati ed un corpo docente motivato e vicino ai giovani, che consente al nostro territorio di formare professionisti e cittadini di assoluto livello», ha detto il sindaco Mancuso. «Un dialogo costante con gli studenti è utile ad infondere in loro fiducia nelle istituzioni che spesso manca – aggiunge l’on. Laccoto –. Da parte nostra dobbiamo creare le condizioni ottimali perché i giovani trovino possibilità di esprimere le loro potenzialità sul territorio senza essere costretti ad emigrare».