Crisi senza fine al Parco dei Nebrodi, con i dipendenti che vedono minacciati i propri stipendi. Nei giorni scorso, si è tenuto un vertice tra i rappresentanti istituzionali dell’ente parco ed i sindacati ed il direttore Massimo Geraci ha annunciato che con propria delibera il comitato esecutivo del parco ha stornato fondi già impegnati per altri capitoli di spesa per pagare gli stipendi del mese di Agosto ed i relativi contributi da versare, per un ammontare totale di circa 400 mila euro. Si tratta di una soluzione tampone che non solo garantisce appena la retribuzione di un mese ai dipendenti ma che necessita di essere quanto prima colmata visto che quei fondi erano in cassa per il pagamento di altre spettanze. Il grave stato di crisi però non accenna a trovare soluzione, il taglio drastico dei trasferimenti regionali ha ormai da tempo paralizzato l’attività dell’ente, a tal punto che nemmeno gli stessi 130 lavoratori, tutto personale di ruolo dipendente dalla pubblica amministrazione regionale che per legge deve provvedere al pagamento degli stipendi, vede a rischio il proprio posto di lavoro. Da mesi tanto il direttore quanto il commissario straordinario Rosario Vilardo stanno sottoponendo la questione all’attenzione dell’assessorato regionale territorio ed ambiente attraverso note ufficiali che sono però rimaste senza risposta. A tal proposito, le organizzazione sindacali hanno già fatto sapere di aver avviato le procedure per l’indizione dello stato di agitazione di tutto il personale del Parco dei Nebrodi. “Contestualmente – si legge in una nota firmata dai rappresentanti di Cgil, Cisl, Sadirs, Siad, Ugl e Cobas, nelle more di un’eventuale proclamazione di uno Sciopero Generale attiveranno tutte le iniziative a sostegno delle legittime rivendicazioni salariali del personale del Parco dei Nebrodi”.