“I nostri figli non solo dei numeri, sono delle persone cui spetta la dignità dovuta ad ogni essere umano ed il diritto alla somministrazione di cure salvavita”. E’ drammatico l’appello dei genitori di piccoli pazienti affetti da diabete che si sono visti negare i kit per per i microinfusori, gli apparecchi che consentono il rilascio continuo e graduale d’insulina per i pazienti affetti da una grave patologia diabetica. L’Asp 5 di Messina non avrebbe rinnovato il contratto con la ditta fornitrice, per carenza di fondi, e dunque le farmacie dei presidi ospedalieri ne sono sprovvisti. I cateteri e le siringhe sono indispensabili per il funzionamento degli apparecchi e non sono acquistabili privatamente. Ci sono piccoli pazienti, una ventina a Sant’Agata Militello, la cui disponibilità è ormai agli sgoccioli. Solo pochi giorni poi, secondo le indicazioni che hanno ricevuto, i genitori dovrebbero sospendere loro il trattamento e tornare alla “vecchia” somministrazione di insulina, sottoponendo i bambini a ben cinque punture ogni giorno.
Le mamme, radunate sotto le insegne dell’Associazione Giovani Diabetici, non sono però disposte ad accettare tale incresciosa situazione, giustificata da mere esigenze di bilancio da parte dell’Asp. Per questo, giunte presso la farmacia dell’ospedale di Sant’Agata Militello, hanno richiesto l’intervento dei Carabinieri della locale compagnia, che hanno provveduto a raccogliere non solo la testimonianza delle mamme ma anche quella di medici e sanitari in servizio. Nei prossimi giorni l’Agd Nebrodi formalizzerà la denuncia nei confronti del direttore generale dell’Asp 5 Gaetano Sirna presso la Procura della Repubblica di Patti.
Samanta Pino