La Cisl sgrida i sindaci del distretto socio sanitario 31, comune capofila Sant’Agata Militello, e lancia l’allarme sulla possibile perdita di oltre 1 milione 236 mila euro di fondi PAC assegnati al Distretto socio-sanitario di Sant’Agata Militello per progetti da definire improrogabilmente entro il 14 dicembre. “Non possiamo aspettare che i Sindaci del distretto socio-sanitario di S.Agata di Militello, si mettono d’accodo come spartirsi la torta del Piano d’azione coesione (Pac), promosso dal Ministero dell’Interno”, scrivono i sindacalisti della Cisl Alfonsa Franchina e Turuzzo Miceli”. “Purtroppo – prosegue la Cisl in una nota – aldilà di un timido incontro, il comitato dei sindaci, ad oggi non è riuscito a trovare la quadra, come non riusciamo a sapere quale iniziative in tale direzione ha assunto il distretto sanitario dell’Azienda Sanitaria”. Nel dettaglio, il distretto socio-sanitario n. 31 ha avuto assegnate 471.821,00 euro per attività legate all’infanzia per utenti compresi da 0 a 3 anni e 764.526,00 euro per anziani ultra 65enni. Il 14 dicembre è il termine ultimo per presentare istanze e progetti, distinti per comune, ma sino ad oggi i 18 Comuni del distretto non hanno ancora valutato le proprie esigenze e quale progettazione é un itinere sia per l’infanzia che per gli anziani. “Nessun coinvolgimento dei sindacati e del privato sociale, pur sapendo che è necessario fare una analisi dei bisogni di ciascuna comunità del distretto e sapendo che in moltissime realtà le esigenze sono ben diverse rispetto anche alla tipologia degli enti distinti in marini e montani”, la denuncia della Cisl. “E’ opportuno – prosegue la nota – dare vita a gruppi di lavoro per le varie attività da realizzare quali ad esempio asili nido, attività alternative, anziani, servizi integrativi socio educativi, costruzione, adeguamento, ristrutturazione per servizi nido e micro-nido e non vorremmo che, come consuetudine si arrivi “in zona Cesarini”, restino prerogative solo di talune comunità che magari hanno la capacità e la furbizia di accaparrarsi il malloppo”. Il sindacato pone quindi l’interrogativo su quale programmazione sia stata fatta sui fondi della 328 ed in particolare quali progetti sono stati esitati, anche alla luce delle direttive assessoriali del 30 settembre che, alla luce dei minori trasferimenti statali, obbliga i distretti a mettere a sistema tutte le diverse azioni che direttamente o indirettamente interessano il sociale e questo al fine di ottimizzare l’uso delle risorse disponibili e di evitare sovrapposizioni di interventi e procedendo a modifiche sul piano organizzativo e gestionale in grado di accelerare il processo di attuazione e di spesa delle politiche sociali. “Ė necessario che il comitato dei sindaci provveda alla costituzione di aree omogenee del distretto”. Su questi temi importanti e scottanti la Cisl chiede di fare luce, invitando il Sindaco di Sant’Agata Militello quale comune capofila del Distretto 31, per conoscere le determinazioni adottate e soprattutto poter attribuire a tracciare un percorso che stabilisca tempi, modi, finalità e obiettivi per l’utilizzo dei fondi Pac e la rimodulazione del piano di zona.