Un provvedimento che disattende le indicazioni del consiglio comunale, assegna illegittimamente, e contrariamente alla vigenti normative, funzioni dirigenziali al segretario comunale e, spesso in maniera illogica, struttura il nuovo organigramma del comune senza confronto né concertazione con le organizzazioni sindacali. Quello riportato è il succo della durissima, diretta e incalzante interrogazione che il gruppo di maggioranza consiliare di Sant’Agata Militello, a firma dei consiglieri Barone, Barbuzza, Befumo, D’Angelo, Gumina ed Indriolo, ha presentato al sindaco in merito alla tanto contestata riorganizzazione della pianta organica comunale. I consiglieri (nel pdf sotto l’intero testo dell’interrogazione) chiedono la revoca dei provvedimenti di modifica della pianta organica ed attribuzione delle funzioni dirigenziali adottati dall’amministrazione con determine sindacali del 23 Settembre , affidando gli incarichi a sei dirigenti di area, le cui competenze sono state “mescolate” rispetto al passato, e riservando alcune funzioni gestionali (gestione degli atti intersettoriali, concertazione e piano triennale) al segretario generale Ribaudo. Nella loro interrogazione, però, i consiglieri di maggioranza ricordano che proprio il civico consesso, con deliberazione del 4 Settembre, aveva apportato modifiche ai criteri generali per il regolamento sull’ordinamento di uffici e servizi, prevedendo che la nomina dei responsabili delle aree fosse operata mediante selezione comparativa sulla scorta della carriera, del curriculum e delle competenze tecniche di ciascun funzionario. Quella deliberazione è stata però disattesa dal sindaco che, scrivono i consiglieri, ha proceduto a nomina “intuitu personae”, penalizzando con le proprie nomine, l’efficienza di alcuni servizi ed uffici. Contestata anche l’attribuzione di funzioni dirigenziali al segretario generale Roberto Ribaudo, provvedimento ritenuto illegittimo poiché il segretario riveste tra l’altro il ruolo di presidente dell’organismo di valutazione e poiché in contrasto con quanto disciplinato dalla circolare del 13 Aprile 2001 della regione siciliana.