“Nos hospites” è il titolo scelto dal liceo classico Sciascia di Sant’Agata Militello che ha dedicato la notte bianca al tema dell’accoglienza e dell’ospitalità. Un titolo scelto per sottolineare “come ospite è l’altro e ospiti siamo noi, uniti nel comune denominatore della dimensione umana”. Il liceo santagatese, diretto dalla preside Maria Larissa Bollaci, ha preso vita nei laboratori e all’interno di tutto l’istituto presentandosi in una veste nuova e raccogliendo durante la serata numerose partecipazioni e altrettanti consensi. Centinaia i partecipanti all’evento che hanno assistito ad un vero e proprio spettacolo, una “notte” piena di eventi che hanno perfettamente rispecchiato la ricca e variegata versatilità culturale degli studenti che si sono improvvisati attori, registi, interpreti e tanto altro. La notte bianca, iniziativa nata da un’idea di Rocco Schembra e istituita per fermare l’emorragia di iscrizioni che registravano gli studi umanistici perché considerati polverosi ed inutili, è un contenitore di cultura e spettacolo che ne testimonia, invece, la perenne vitalità racchiudendo all’interno di essa esibizioni per le quali gli studenti hanno dedicano tempo e lavoro svolto con impegno. Durante la serata, è stato possibile ammirare ragazzi dare vita a rappresentazioni teatrali, canti, musiche, dibattiti, esibizioni in lingua straniera. Inoltre, si è parlato di letteratura classica e contemporanea, di storia dell’arte,scienze e attualità.
Cultura , spettacolo e divertimento, una miscela di fattori che possono sussistere e che non si precludono a dispetto del cliché molto diffuso che,spesso, relega il liceo classico ad un percorso impegnativo a un livello tale da non permettere alcun altro interesse. “ Nulla di più sbagliato e i nostri ragazzi possono testimoniarlo”, è quanto sottolineato dalla dirigente Bollaci, decisamente molto orgogliosa per l’organizzazione della serata, realizzata con la collaborazione di studenti e docenti in forte sinergia, “ il sacrificio e l’impegno- ha continuato la preside- permettono di raggiungere obiettivi più alti e soddisfacenti, ottenere risultati che rimarranno per tutta la vita. Il percorso umanistico è stato penalizzato , in passato, da continui riferimenti mediatici negativi. Il nome che connota questo indirizzo viene, spesso, frainteso: il classico non è antico e non è vecchio. In una società come la nostra, il liceo classico è capace di assecondare le nuove esigenze della comunità. Per dirla come Tucidide, l’investimento è un “possesso per sempre”. E impegnarsi per qualcosa di valore porta benefici per tutta la vita”.
Di modernità, parla anche la professoressa Giuseppina Leone “ E’ la società contemporanea a credere che occorrano nuovi modelli di formazione generando, senza risultati, una paura nei ragazzi verso questo indirizzo di studio. Il sapere è l’elemento centrale della nostra identità. Contiene le radici della nostra tradizione. Gli studenti si accorgono successivamente che anche il linguaggio tecnico nasce nel mondo classico perché tutto parte dalla lì”. Una serata riuscita benissimo, non solo per le performances dei ragazzi riuscite perfettamente grazie al proficuo lavoro di preparazione coordinato dal prezioso contributo dei docenti. La serata è stata allietata, inoltre, da una ricca e prelibata degustazione culinaria che ha creato la giusta atmosfera per sereni momenti di convivialità e aggregazione.