Può tornare al suo posto di lavoro il dottor Carmelo Scillia, medico veterinario in servizio al dipartimento di Sant’Agata Militello, raggiunto lo scorso Dicembre da provvedimento di sospensione cautelare nell’ambito dell’operazione “Gamma Interferon”. Il Tribunale del Riesame di Messina, presidente Trovato, giudici Genovese e Di Dio, ha accolto il ricorso proposto dai legali dell’uomo, avvocati Francesco Ferrigno ed Emiliano Lazzara. Il dottor Scillia era stato in origine sospeso per otto mesi, poi la misura fu ridotta a sei mesi, per le ipotesi di reato di abuso d’ufficio e falso, riguardo l’esito di un controllo eseguito, insieme al altri colleghi, nell’azienda zootecnica di una degli allevatori coinvolti. Secondo quanto sottolineato dalla difesa, però, nei modelli redatti dal dottor Scillia in occasione dei controlli in questione, non era stata rilasciata la qualificata di “ufficialmente indenne ” all’azienda, sottoponendola ai conseguenti controlli e limitazioni previste per legge. Per il Riesame non emergono, quindi, negli atti contatti o rapporti opachi o equivoci tra Scillia ed alcuno degli allevatori coinvolti, ragion per cui, unitamente al suo essere incensurato ed alla limitatata ascrivibilità soggettiva delle condotte contestate, la misura interdettiva dell’esercizio della professione veterinaria può essere revocata.