Difesa del diritto alla salute intesa come “dovere di dare, verso chi ha diritto di chiedere” è stato l’argomento affrontato al Palauxilium dell’Istituto Zito a Sant’Agata Militello in occasione della penultima tappa del lungo percorso sulla legalità portato avanti dall’istituto G. Marconi, guidato dal dirigente Carmelo Belfiore, che si è concretizzata in un incontro promosso dalla professoressa Angela Marciante, referente alla legalità, e moderato dalla professoressa Lucia Di Fazio. Durante l’incontro, sono intervenuti due illustri ospiti, il professore Michele Masellis,direttore dell’Associazione Internazionale di Medicina Umanitaria, sede di Palermo e luminare, a livello nazionale e internazionale, nel campo della chirurgia plastica e ricostruttiva e il dottore Alessandro Masellis, specialista in chirurgia plastica e ricostruttiva. “I diritti umani non sono completamente affermati in ogni parte del mondo. Infatti, nelle zone sottosviluppate, molte persone non godono dei diritti fondamentali come quello dell’assistenza sanitaria”.
E’ quanto emerso nel corso del convegno, durante il quale è stato posto l’accento anche sulla medicina umanitaria, quale espediente fondamentale attraverso il quale si focalizza l’ attenzione a quei soggetti che rischiano di essere esclusi perché non hanno i mezzi per affrontare le situazioni più disparate. Importantissima la figura dei medici impegnati in prima linea nelle aree geografiche colpite dal degrado delle condizioni di vita-hanno sottolineato i relatori- poiché la loro assistenza, il loro soccorso e le cure mediche sono fondamentali in questi paesi dove mancano strutture adeguate e personale medico e l’assistenza sanitaria è garantita grazie alle organizzazioni non governative e agli organismi internazionali specializzate nel settore dell’azione umanitaria. Il professore Masellis ha, infatti, basato la sua vita su valori integri e forti mettendola al servizio degli altri, in particolar modo di chi è afflitto da sofferenza evidenziando grande sensibilità e profonda umanità nei confronti del prossimo che ha trasmesso anche al figlio Alessandro.
Samanta Pino