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Il presepe vivente a Militello Rosmarino

locandina presepeSono i periodi come questo, in cui la crisi economica, politica e sociale butta giù gli animi, a farci riscoprire la voglia di vivere le tradizioni, di trovare conforto in qualcosa che ci faccia sentire “al sicuro”. Il Natale è uno dei momenti che possono offrirci questa possibilità. Ci riscopriamo sempre un po’ bambini in questo periodo dell’anno, e da bambini credo che tutti fossimo incantati da quel mondo affascinante che viene ricreato all’interno del presepe. E allora perché non provare ad entrarci davvero in quel mondo? Il presepe vivente riproduce a misura d’uomo uno scenario capace di riportarci indietro nel tempo e di darci serenità. Ed è anche questo ciò che si vuole ricreare quest’anno a Militello Rosmarino, dove è stato presentato, durante una conferenza stampa, il presepe vivente che si svolgerà il 29 dicembre 2013 e poi il 3 e il 5 gennaio 2014.

 

conf presepe Il sindaco, Avv. Calogero Lo Re, ha sottolineato l’importanza di questa manifestazione, che si sta riproponendo a distanza di alcuni anni dall’ultima volta, e la voglia di istituzionalizzare questo appuntamento affinché si possa ripetere anche negli anni successivi con la messa in bilancio di una voce ad esso dedicata che possa farlo diventare un impegno da rispettare anche da parte delle amministrazioni successive. Il presidente Anspi, don Calogero Oriti, ha voluto rivolgere l’attenzione al significato del presepe vivente, quello di “essere famiglia”, e alla ricchezza di una comunità come Militello Rosmarino, che ha tradizioni e capacità da condividere e far emergere. Dopo di lui Ignazio Restifo Pilato, coordinatore della manifestazione, prima di parlare dell’organizzazione, ha voluto raccontare come sia nata la voglia di rifare questa esperienza, come sia partita da parte di ragazzi che da bambini l’avevano fatta nell’ultima rappresentazione di 12 anni fa, con un impegno e una responsabilità notevoli. E poi, quel che rispecchia in pieno la voglia di “essere famiglia” credo sia pienamente riscontrabile nel voler dedicare il presepe di quest’anno alla piccola Sylvia Savoca, scomparsa qualche anno fa ma rimasta nel cuore di tutti, tra l’altro piccola protagonista, nel ruolo di Gesù Bambino, insieme ai genitori, proprio nel presepe di 12 anni fa. A questo punto Ignazio Restifo Pilato ha illustrato la parte logistica, la location scelta è ovviamente quella del centro storico, con un percorso delimitato da un inizio e una fine, all’interno del quale si troveranno tutte le attività tipiche del presepe. Le attività verranno ricreate in magazzini di origine del ‘500, anche se i costumi e le attività tipiche nebroidee riprodurranno un ambiente di fine ‘800/inizio ‘900. Le stradine del borgo post medievale si prestano perfettamente ad una rappresentazione storica che riporterà i visitatori indietro nel tempo di almeno un secolo. La natività si troverà a metà del percorso, all’interno dell’arco del castello che sovrasta il paese e attorno al quale sorge il centro storico normanno. Una trentina i siti che ospiteranno le tipiche attività artigianali e la presenza di due punti di degustazione per allietare i visitatori. Al di fuori del percorso si potranno trovare degli stand in cui saranno esposti i prodotti tipici locali. In conclusione ci sono stati i ringraziamenti a  singoli e associazioni che si stanno impegnando gratuitamente per la riuscita del progetto. In chiusura l’Arciprete Don Calogero Oriti ha voluto lasciare gli ospiti con un messaggio che racchiudesse il senso della natività, il messaggio di pace che si può riaccendere nel nostro cuore proprio in occasione del Natale, perché portato sulla Terra dalla nascita del Bambin Gesù. La conferenza, moderata da Gaetano Cicirello, ha visto la partecipazione di numerose persone, pronte ad accogliere con spirito di collaborazione quest’esperienza e tutti i visitatori che con loro vorranno condividerla.

RosaMaria Castrovinci

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