Mercoledì, a Frazzanò, i Carabinieri di Mirto, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, quattro persone, per furto aggravato di energia elettrica in concorso. I militari, intervenuti presso la “Sala Giochi di Carcione Simone Lorenzo”, hanno accertato, con l’ausilio di personale Enel, che le utenze dell’esercizio commerciale erano illecitamente collegate alla rete elettrica tramite allaccio abusivo. Estesa l’ispezione all’abitazione dell’arrestato, dove egli convive con i fratelli ed una donna di origine russa, il personale tecnico ha verificato che i soggetti erano allacciati abusivamente al servizio elettrico nazionale, da oltre un anno, mediante effrazione di un contatore posto sulla pubblica via. Il giudice del Tribunale di Patti, in sede di udienza, ha convalidato gli arresti, disponendo la misura cautelare per il gestore della sala giochi e non adottando alcun provvedimento nei confronti degli altri. Nella serata di sabato, a Longi, i Carabinieri della locale Stazione, traevano in arresto, in flagranza di reato, VISICARO Cristian e FAVARA Alessandro, pluripregiudicati di Carlentini per truffa aggravata in concorso. I Carabinieri, grazie alla loro presenza sul territorio ed alla collaborazione dei cittadini longitani, individuavano due soggetti che si aggiravano per le vie del borgo nebroideo intenti a cercare di attirare l’attenzione delle persone anziane. I militari, intervenuti in Corso Umberto I, hanno accertato che i predetti, millantando l’appartenenza ad una non meglio specificata O.N.L.U.S., mediante artifizi e raggiri, profittando dell’età avanzata delle signore del luogo, si facevano consegnare del denaro contante quale contributo per le presunte attività di solidarietà sociale. Gli immediati accertamenti eseguiti dagli inquirenti permettevano di svelare l’identità dei due malviventi e consegnarli alla giustizia. I due, non nuovi a tali atti deplorevoli atti criminali, venivano ristretti presso le camere di sicurezza della stazione Carabinieri di Longi in attesa dell’udienza di convalida, davanti al Tribunale di Patti.