Assoluzione piena confermata dalla Corte d’Appello di Messina per il Senatore Bruno Mancuso, appello accolto ed assoluzione per l’avvocato Pippo Mancuso. Si chiude così con la pronuncia della Corte messinese, presidente Celi, a a latere Tripodo e Arena, la vicenda delle forniture d’acqua per l’approvvigionamento della villa di famiglia. Una vicenda sorta nel 2008 ( dopo un esposto dell’ex sindaco Fresina) e cavalcata da molti avversari politici, che vedeva imputati l’ex sindaco ed il fratello, stimato pensalista, con l’accusa di furto aggravato. La Corte d’Appello ha quindi rigettato il ricorso della Procura e confermato l’assoluzione già decretata al termine del rito abbreviato per Bruno Mancuso, difeso dall’avvocato Alessandro Nespola. Già nel 2013 il Gup lo aveva ritenuto estraneo ai fatti contestati.
L’avvocato Pippo Mancuso, difeso dai legali Tonino Ricciardo e Salvatore Princiotta, era stato invece condannato a sei mesi, pena sospesa, quale commissionario di quelle forniture attraverso un’autobotte che si riforniva presso il punto di prelievo di via Cosenz. In appello la difesa ha dimostrato che l’ordinanza del 2008 per il razionamento dell’uso idrico, firmata dallo stesso sindaco Mancuso, non riguardava il pozzo di via Cosenz, che non era collegato all’acquedotto comunale e liberamente fruito dalla cittadinanza. Sancito quindi che l’avvocato Mancuso, ignaro del sito di attingimento dell’acqua, non ha commesso alcun reato anche perché aveva puntualmente pagato ogni fornitura ai due autotrasportatori che lo rifornivano. “Sono molto soddisfatto per l’esito del giudizio – ha detto Pippo Mancuso – ma certo provo tanta pena per tutti coloro che intendono fare politica utilizzando maldestramente lo strumento giudiziario”. Anche i colleghi dell’avvocato Mancuso che lo avevano già indicato quale prossimo Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Patti, hanno accolto con soddisfazione la notizia dell’assoluzione.
Home Cronaca Acqua a villa Mancuso, non ci fu nessun reato. Assoluzione per i fratelli Bruno e Pippo
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